“Nonostante i segnali di ripresa dell’anno in corso, anche nel 2014 il gap rimarrà molto negativo, la ripresa economica ancora fragile e la situazione del mercato del lavoro rimane ancora difficile”, queste le parole del Ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan. Parole che hanno un significato ben preciso: pareggio di bilancio rinviato al 2016.
Ma se gli italiano dovranno aspettare più di un anno e mezzo perché questo accada, il rapporto deficit e pil sotto al 3% potrà essere mantenuto almeno fino al 2018: «Il pareggio di bilancio sarebbe conseguito nel 2016 e sarebbe mantenuto fino al 2018 – ha detto Padoan – Il governo attuerà un piano di rientro per raggiungere pienamente l’obiettivo di medio periodo nel 2016». Sul rientro del debito, invece, l’attesa sarà più breve con un ritorno al 60% già nel 2016.
«Per favorire il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione – ha detto Padoan – il governo ha intenzione di avvalersi della procedura eccezionale che prevede che per il rinvio del pareggio di bilancio si voti una relazione relativa a maggioranza assoluta dei componenti di Palazzo Madama».
Infine, il ministro chiude con una battuta quando gli si chiede della famosa lettera inviata all’Ue: alla domanda se la diatriba sulla sulla lettera all’Ue sia stata solo una tempesta in un bicchier d’acqua, questi ha risposto ai cronisti «Mi pare proprio di sì».
Roma, 17 aprile