Nonostante i fatti delle Fosse Ardeatine siano datate 1944, anche oggi la storia fa parlare di sé. Il 23 marzo Rosario Bentivegna e Carla Capponi parteciparono, come compagni nella lotta partigiana oltre che nella vita, all’attentato in cui rimasero uccisi 33 nazisti. All’attacco i tedeschi risposero uccidendo 335 civili e militari italiani il giorno successivo, alle Fosse Ardeatine.
Capponi, scomparsa nel 2000 e Bentivegna, scomparso più recentemente nel 2012, avevano il desiderio di essere seppelliti nel Cimitero Acattolico di Roma, ma proprio da lì è arrivata la risposta negativa perché, secondo quanto è trapelato, mancavano determinati presupposti. Il cimitero si trova nel quartiere Testaccio e lì sono stati sepolti Antonio Gramsci, Carlo Emilio Gadda e John Keats. Secondo Amanda Thursfield, direttrice, la responsabilità del no ricade sulla presidente di turno del cimitero per stranieri, l’ambasciatrice del Sudafrica Nomatemba Tambo. Tuttavia il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, ha spiegato che la decisione del cimitero va rispettata, il protocollo è molto rigido essendo una struttura internazionale.
La figlia dei due, Elena Bentivegna, ha annunciato con una nota polemica che disperderà le ceneri dei genitori nel Tevere. “Il 5 giugno, anniversario della Liberazione di Roma, disperderò le ceneri di mio padre e mia madre nel Tevere, come era nei loro desideri. Quel ‘no’ del Cimitero acattolico mi risolve parecchi problemi. I miei genitori avevano espresso come primo desiderio quello di avere le loro ceneri disperse nel Tevere, perché così avrebbero attraversato per l’ultima volta Roma e sarebbero giunti al mare che piaceva ad entrambi. In seconda battuta, avevano chiesto di essere sepolti al Cimitro Acattolico per lasciare un punto di riferimento ai posteri. Ma visto che si sta anche cancellando la Costituzione per la quale loro avevano rischiato la vita, mi sembra giusto disperdere le ceneri come loro volevano”.
Recentemente, quando Elena Bentivegna ha lanciato l’allarme affinché si trovasse una degna sepoltura ai genitori si erano interessati il governatore e il sindaco di Roma, che sono intervenuti scrivendo all’ambasciatrice.
Ernesto Nassi, presidente dell’Anpi di Roma ha dichiarato: “Il rifiuto della ambasciatrice del Sud Africa, a nome del cimitero Acattolico, di accogliere le ceneri dei due gappisti Rosario Bentivegna e Carla Capponi, per l’Anpi di Roma è fonte di amarezza e sconcerto; è una decisione che non tiene conto della volontà dei due partigiani nè della loro città, Medaglia d’Oro per la Resistenza contro il nazifascismo, per cui sono stati decorati anche da nazioni che fanno parte della gestione del cimitero Acattolico di Roma”.
Roma 7 aprile