Alle ore 16 di ieri è scaduto il termine per la presentazione al Viminale dei simboli per le elezioni europee del prossimo 25 maggio, per un totale di 64 insegne regolarmente presentate sulle 67 di partenza. L’ultimo simbolo posto in bacheca in ordine di tempo è stato quello dei “Pensionati d’Europa”, mentre il primo quello della Lega, seguita da Scelta Civica, Fratelli d’Italia, L’altra Europa di Tsipras (sostenuta da Sel e Prc), Movimento Cinque Stelle, Ncd (in alleanza con Udc, Pd e Forza Italia).
Entro le ore 16 di mercoledì prossimo la Direzione centrale dei servizi elettorali restituirà agli aventi diritto un esemplare del simbolo, con l’attestazione della regolarità. A quelli che non saranno ritenuti in regola, l’ufficio invierà un avviso con l’invito a sostituire il simbolo entro due giorni dalla notifica. Entro il 16 aprile dovranno essere presentate le liste elettorali definitive: in caso non avessero raggiunto le firme necessarie per quella data, non saranno presenti sulle schede elettorali del 25 maggio.
In attesa della definizione finale, si evince un primo dato oggettivo: il netto calo dei simboli per le Europee rispetto alle elezioni del 2009, quando ne furono presentati 93 in prima istanza ed ammessi alla votazione 80. La novità principale è rappresentata dal movimenti dei ‘Forconi’, anche se il leader del movimento Mariano Ferro ha disconosciuto il simbolo definendolo un falso, e si è recato al Ministero dell’Interno per protestare. In lizza anche il simbolo ‘Basta tasse’, dell’Italia Unita-Movimento liberaldemocratico. Infine, tra i simboli più curiosi, spicca quello ‘Forza Juve-Bunga Bunga’, accanto alle liste del ‘Grillo Parlante’ e del movimento ‘Io non voto’, che si presenta alle elezioni in nome di chi invece non vuole andare a votare.
Roma, 8 aprile