Il Consiglio del I° Municipio ha approvato all’unanimità una mozione con la quale esprime il proprio parere sui luoghi adatti ad ospitare le iniziative dell’Estate Romana. Fuori rimangono il Parco del Celio, Villa Celimontana e il Parco di San Sebastiano, “considerati come un unico polo di notevole rilevanza dal punto di vista archeologico, ambientale e monumentale da tutelare con maggior forza, in considerazione della sua collocazione nell’area archeologica centrale più importante del mondo” ha spiegato Nathalie Naim, capogruppo Lista Civica Marino Municipio I, tra le firmatarie della mozione. “Il parere negativo espresso dal Consiglio per alcuni luoghi ha tenuto conto dei numerosi esposti, anche in Procura, dai quali sono scaturite indagini, effettuati da cittadini, comunità religiose, ambasciatori scuole e degli accertamenti effettuati dalla polizia locale e dagli altri enti preposti al controllo in merito al forte impatto ambientale e acustico che le manifestazioni svolte in quei luoghi hanno comportato. Al Parco del Celio, a Villa Celimontana e al Parco di San Sebastiano, aree con vincolo archeologico e paesaggistico venivano svolte prevalentemente attività imprenditoriali in subconcessione di discoteca, ristorazione, feste private con musica dei dj fino al mattino che trasformavano per diversi mesi l’anno la vita di chi vive nelle adiacenze un vero e proprio inferno acustico. Sono stati arrecati anche gravi danni sia alle alberature che alle antiche strutture”.
Una decisione quella della giunta del Municipio visto che in passato questi eventi hanno creato “disagi sul territorio, anche sotto il profilo dell’impatto acustico e ambientale” e che ha visto la partecipazione anche degli enti dei cittadini. La richiesta è anche che “sull’Isola Tiberina, sulla quale insistono due ospedali, venga mantenuto solo il cinema, escludendo ogni altra attività, come locali notturni e chioschi sotto le finestre dei malati, che negli scorsi anni hanno creato grave disturbo”. No anche per il Parco degli Aranci. L’atto “nasce dalla considerazione del fatto che l’Estate romana ha perso i suoi contenuti culturali diventando sempre più un pretesto per potere realizzare chiassosi eventi privati, che nulla hanno a che fare con la cultura, spesso realizzati sotto le abitazioni dei residenti o altri luoghi sensibili”.
“L’Estate romana – dichiarano Anna Lisa Secchi, presidente della Commissione Cultura, e il vice presidente Jacopo Argilli – deve ritrovare la sua vocazione culturale, ed è per questo che come Municipio vogliamo proporre in alcuni luoghi più delicati un modello diverso di cultura, fatto di piccoli eventi diffusi sul territorio, a basso impatto ambientale e acustico, come presentazioni di libri, teatro, arte e poesia , che possano costituire un alternativa valida alle grandi manifestazioni, che vogliamo siano invece realizzate in luoghi più decentrati del Municipio, o comunque più idonee ad ospitarle. Per questo abbiamo espresso parere favorevole ad esempio su Villa Sciarra, per il teatro, su Parco degli Scipioni, per attività per ragazzi, la casa del Jazz per la musica, e piazza Vittorio per il cinema, e abbiamo indicato tra i posti nuovi il Ponte della musica per concerti, spettacoli ed arte scenica. Auspichiamo inoltre che il teatro di Marcello ritorni ad essere il luogo dove poter ascoltare della buona musica classica, o possano svolgersi iniziative dedicate alla lettura, escludendo qualsiasi forma di abbinamento con attività commerciali, dato il pregio unico del luogo. Infine – concludono – con quest’atto chiediamo che in tutte le manifestazioni dell’Estate romana vi sia un riequilibrio tra la parte commerciale e quella culturale, a vantaggio di quest’ultima ed esprimiamo all’unanimità un no secco alle discoteche a cielo aperto sotto le abitazioni”.
Roma, 11 aprile