Si chiama Eterni.me – Virtual Immortality – ed è un software che promette l’immortalità. Ideato dall’imprenditore romeno Marius Ursache e dai programmatori Nicolas Lee e Rida Benjelloun, l’applicativo è in grado di creare l’avatar tridimensionale di una persona defunta, elaborandone i documenti raccolti nel corso della sua vita: e-mail, foto, post sui social media, tutto ciò che è necessario a consentire di riprodurre virtualmente, attraverso sofisticati algoritmi, il comportamento, l’indole e la personalità del caro estinto. Sarà quindi possibile rivolgersi all’avatar e addirittura parlare con lui, ricordare episodi di vita vissuta, e perfino chiedergli pareri e consigli.
Non sappiamo se a ispirare gli ideatori sia stata la lettura di un classico della fantascienza come “Ubik” di Philip Dick o le suggestioni suscitate da film come Hereafter di Clint Eastwood o Il sesto senso di M. Night Shyamalan, ma di certo l’idea di una connessione wireless con l’aldilà ha suscitato non poco entusiasmo presso i possibili futuri utenti: sono già circa 18000 le persone che hanno aderito al progetto, mentre la piattaforma sarà a tutti gli effetti operativa a partire dal 2016.
Di ben altro avviso i detrattori del software, secondo i quali, in questo modo, verrebbe andrebbe a perdere di significato l’elaborazione del lutto. A questo proposito, Ursache ha spiegato in un’intervista al Times di Londra: «Stiamo tentando di risolvere un problema, non di crearne un altro, anche per questo la squadra che lavora al progetto si avvale anche della consulenza di psicologi ed esperti. Ciò che conta è avere la possibilità di preservare un ricordo».
Roma, 9 aprile