Marcello Dell’Utri, ex senatore del PDL e stretto collaboratore di Berlusconi, risulta latitante all’estero, probabilmente in Libano. A renderlo noto sono gli investigatori, che da settimane seguono ogni suo movimento temendo una sua possibile sparizione. L’ indagato avrebbe due passaporti diplomatici e dal Libano sarebbe pronto a spostarsi in un altro paese. La Procura di Palermo aveva da poco emesso un ordine di custodia cautelare nei suoi confronti, in attesa della sentenza della Cassazione nel processo in cui è stato condannato a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.
Il pronunciamento della Corte è atteso per i prossimi giorni, ma come detto, l’ imputato adesso risulta irreperibile. Gli inquirenti ritengono che possa trovarsi in Libano; altre ipotesi lo darebbero in Repubblica Dominicana, altre ancora in Guinea Bissau. Nel novembre scorso la Procura Generale aveva chiesto il divieto di espatrio in seguito ad un’intercettazione ambientale che lasciava presagire la fuga. La Corte d’Appello tuttavia aveva negato la richiesta per ben due volte, spiegando che per il reato di “concorso esterno” non sono ammesse misure alternative al carcere, per il quale serviva la condanna definitiva anche in appello. Il risultato è l’ennesimo condannato dalla giustizia latitante all’ estero, che forse non sconterà mai la sua pena.
Roma, 11 aprile