I pochi soldi nella casse del Campidoglio hanno costretto la Giunta romana a prendere importanti decisioni sui tagli, soprattutto nell’ottica del Salva-Roma. La stretta del Comune prevede ha detto no agli extra per i vigili urbani, con i sindacati che sono già scesi sul sentiero di guerra minacciando la mancata consegna dei verbali a domicilio. Per Palazzo Sanatoria ora come ora è d’obbligo stringere la cinta, ma la protesta non rasserena gli animi di Palazzo Sanatorio. Lo stato di agitazione degli uomini della municipale, infatti, mette a rischio migliaia e migliaia di euro ricavabili dalle sanzioni pecuniari nei confronti degli automobilisti più indisciplinati. UN rischio tangibile che comporterebbe la prescrizione di migliaia di verbali in attesa di essere notificati ai trasgressori, che non verranno consegnati a domicilio. Sul piede di guerra, al momento, ci sono circa 1000 vigili urbani, ai quali era stata riconosciuta attraverso un accordo con il Comune, anche quella di “messi comunali”, con i relativi extra. Un impegno per cui ogni agente dovrebbe percepire 2,10 euro lordi, a fronte dei 13,88 che vengono pagati dal trasgressore per legge. Ogni “messo” per la consegna dei verbali usa l’auto propria e la benzina è a suo carico. Sfortunatamente, per ciò che concerne febbraio, i 2/300 euro derivanti da questa attività extra non sono stati elargiti in busta paga, il tutto senza nessuna spiegazione ufficiale da parte del Comune. Da qui, la minaccia da parte degli agenti di sospendere il servizio se non verranno rispettati i patti.
Le prime diffide ai danni dell’amministrazione comunale sono partite dall’Ospol-Csa attraverso una lettera firmata da Stefano Lulli, e dall’Arvu, l’associazione europea dei vigili guidata da Mauro Cordova. Al tempo stesso, si sono mossi anche gli uffici legali di categoria, una contromossa pratica da attuare, in quanto molti agenti si trovano al momento in difficoltà fra bollette e mutui da pagare. Per quanto riguarda l’amministrazione comunale, invece, niente è stato riportato a giustificazione del mancato pagamento degli extra. Gli impiegati più audaci hanno sono persino convinti che la responsabilità sulla vicenda sia tutta degli ispettori del Mef (ministero Economia e Finanze),che da tempo hanno dichiarato l’illeggitimità di queste somme di denaro quali salari accessori ma che pure non hanno nulla a che vedere con i rimborsi reclamati dai vigili. La minaccia della sospensione del servizio, al momento, causerebbe danni ingenti alle casse di Palazzo Sanatorio, che vedrebbe migliaia di verbali finire in soffitta per la sopravvenuta prescrizione.
Luigi Marucci, presidente nazionale dell’Ospol, proprio un paio di mesi fa aveva raggiunto un accordo scritto con Comune, strappandogli la promessa sulla copertura assicurativa, sul personale e sui nuovi strumenti di autodifesa, ha affermato che la possibilità di sciopero dei pizzardoni è elevata. Una situazione «disastrosa», gli fa eco Cordova che parla di una serie di azioni legali, «perché è diventato l’unico modo per riuscire a parlare con questa amministrazione».
Roma, 29 aprile