L’ospedale Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina ha presentato istanza di pre-concordato presso il Tribunale di Roma. La struttura si è trovata obbligata a compiere questo primo atto, in quanto ha un debito di circa 270 milioni di euro e per rientrare deve attuare un taglio di 14 milioni di euro in 3 anni.
I sindacati, che temono una ripercussione sui lavoratori, sono molto preoccupati. Ci sono in ballo circa 1000 posti di lavoro interni e 250 esterni. Ma l’ospedale, nell’intento di rassicurare sia il personale sia i cittadini, chiarisce, in una nota, che il concordato è un passaggio obbligato per la strada del risanamento. Il concordato “prevede la piena continuità aziendale, circostanza che garantirà la prestazione di tutti i servizi erogati quotidianamente ai cittadini dalla struttura, presenza storica e punto di riferimento per la sanità regionale” e si pone con “l’obiettivo di valorizzarne sempre più la presenza e le risorse per la salute dei cittadini”. Inoltre si vuole proteggere la struttura dalle azioni esecutive che possano essere intraprese dai creditori e, in tal modo, scongiurare il fallimento dell’ospedale.
Roma, 4 aprile