Il sequestro dell’area del Fosso delle Tre Fontane potrebbe essere reso nulla da un decreto regio del 1910. La notizia è arrivata nella giornata di oggi ed è stata diramata da Italia Nostra Roma. Nella nota si legge che l’assessore all’Urbanistica della Regione Michele Civita vuole portare in giunta la delibera di cancellazione del vincolo del Fosso delle Tre fontane, dove un tratto è sotto sequestro perché coperto abusivamente.
Ritorniamo un attimo indietro. L’11 febbraio 2014 la polizia Municipale, su sollecitazione di Andrea Catarci, Presidente del Municipio VIII, e dell’assessore all’urbanistica Massimo Miglio, ha eseguito il sequestro della parte di un cantiere, sorto nell’ambito del progetto urbanistico I-60, adiacente al Fosso delle Tre Fontane. Il sequestro è stato reso necessario dal fatto che i costruttori hanno utilizzato la zona, tutelata dal vincolo paesaggistico, come luogo di scarico con conseguente occlusione del Fosso e distruzione della vegetazione circostante. Sembrerebbe che sulla base di un decreto regio del 1910 si potrebbe procedere all’eliminazione del vincolo con il risultato di distruggere il corso d’acqua e la sua vegetazione. Dichiarano il presidente Andrea Catarci e l’assessore all’Urbanistica Miglio che “si tratta di un atto di ostilità nei confronti della comunità territoriale, in spregio agli equilibri naturali e idrogeologici della città”.
Dalla Regione arriva la smentita: “Questo lavoro, svolto in relazione alle richieste e alle segnalazioni delle amministrazioni comunali, è finalizzato a correggere gli errori contenuti nella cartografia del Ptpr (Piano territoriale paesistico regionale) e rappresenta una parte determinante del procedimento di formazione dello stesso piano territoriale per renderlo più rappresentativo e adeguato al territorio, in vista della sua definitiva approvazione» inoltre «La Regione Lazio reputa prive di fondamento le dichiarazioni di Italia Nostra in merito alla delibera di giunta regionale che prevede una rettifica dei vincoli dei corsi d’acqua e non la loro cancellazione per tutelare gli interessi privati. In merito al Fosso delle Tre Fontane gli uffici regionali, dopo un’attenta verifica, hanno effettuato una rettifica del vincolo, prevedendone l’eliminazione esclusivamente nel tratto al di fuori dei limiti previsti nel regio decreto che identifica e classifica i corsi d’acqua iscritti nei registri delle acque pubbliche. Si sottolinea inoltre che, da tempo, gli uffici si stanno occupando dell’adeguamento e della ricognizione dei vincoli paesaggistici su tutto il territorio regionale”.
Roma, 5 aprile