Riconosciuto da un agente della Squadra Mobile che partecipava al servizio d’ordine in occasione degli scontri avvenuti a gennaio 2010, il vicesindaco di Roma Luigi Nieri a processo per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, ha affrontato lunedì la prima udienza. In totale sono dieci gli imputati davanti alla V sezione del Tribunale di Roma. Tra questi l’ex consigliere comunale Andre Alzetta e la manifestante Giovanna Cavallo di Action. Il 9 gennaio 2010, centri sociali, movimenti di lotta per la casa e associazioni manifestarono esprimendo solidarietà nei confronti degli immigrati di Rosarno, provincia di Reggio Calabria.
La protesta è cominciata con un presidio fisso a piazza Vittorio ed è degenerata nel momento in cui i manifestanti hanno chiesto le dimissioni dell’allora Ministro Roberto Maroni. A Largo Esquilino partono due cariche della Polizia. Diversi i contusi, un agente e due manifestanti sono finiti in ospedale e 30 sono stati denunciati per partecipazione a manifestazione non autorizzata. Dall’analisi dei filmati delle numerose telecamere della zona, l’agente Francesco Concettini ha riconosciuto il vicesidaco in prima fila tra gli aggressori con fra le mani uno striscione. L’avvocato Arturo Salerni ha dichiarato «I due agenti della Digos ascoltati nell’udienza di lunedì hanno chiarito che il vicesindaco era lì in prima fila in veste istituzionale per calmare gli animi e mediare».
Nei giorni scorsi è stata pubblicata un’intercettazione in cui Nieri rassicurava un leader dei movimenti per la casa sulla sua presenza alla manifestazione “per forzare la mano” in vista dei dissequestri dell’Angelo Mai e dei due palazzi occupati finiti al centro di un’inchiesta aperta dalla procura. L’opposizione del Campidoglio ha chiesto le dimissioni.
Roma, 30 aprile