Obbligate a sottoporsi a riti di magia nera prima di prostituirsi. Questa è la sorte toccata a un gruppo di ragazze nigeriane. La banda, composta da tredici persone, reclutava le ragazze, alcune minorenni e le obbligava a di scendere in strada a vendere il proprio corpo tutti i giorni con la minaccia di maledizioni o di ritorsioni contro la famiglia, dopo averle obbligate a sottoscrivere un “pagherò” di 50 mila euro, da rimborsare con i soldi guadagnati.
Gli arresti che hanno visto coinvolti più di 100 uomini, con l’appoggio del Reparto Cinofilo e del Raggruppamenti elicotteri di Pratica di Mare, sono scattati dopo una lunga indagine svolta dalla Dda e dalla Procura della Repubblica, sulla base del racconto di una ragazza minorenne arrivata a Roma dalla Nigeria e sono stati effettuati nella mattina dell’ 8 aprile. Finiti in manette 13 persone, 12 nigeriani, tra cui quattro donne, e un italiano, accusati di sfruttamento della prostituzione, riduzione in schiavitù, ingresso illegale di clandestini e spaccio di sostanze stupefacenti.
Roma, 8 aprile