“Ho molto apprezzato le riflessioni del ministro dell’Interno Angelino Alfano che oggi, dalle pagine di un quotidiano, coglie in buona parte i contenuti di una accorata lettera che la scorsa settimana gli inviai”. Risponde così in una nota il sindaco Ignazio Marino al ministro dell’Interno in merito al piano sicurezza per la Capitale. “Con lo stesso intento di Angelino Alfano: la sicurezza dei cittadini e dei visitatori di Roma, e la reputazione, oltre che la qualità di vita di questa città, cioè della Capitale della Repubblica. Lo sostengo da tempo, e in tutte le sedi: abusivismo commerciale, spaccio di sostanze stupefacenti, effetti negativi della movida e prostituzione in strada sono fenomeni di grave degrado e microcriminalità diffusa, che vedo con i miei occhi e che mi vengono segnalati in continuazione, da cittadini che si sentono impauriti ed esasperati. Sin dall’inizio del mio mandato, a giugno 2013, nelle periodiche riunioni del Comitato per l’ordine e la sicurezza di Roma ho rappresentato al Prefetto la necessità di un impegno straordinario delle Forze dell’Ordine sul territorio cittadino. Un’azione che io vedo realizzabile solo attraverso un coordinamento di ruoli e obiettivi di tutte le Forze: Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia locale di Roma Capitale”.
Ma i problemi sono vari: “Infatti, a causa della limitata disponibilità di risorse umane e materiali, nessuno può vincere da solo. O si vince insieme, o si perde insieme. Per questo, la scorsa settimana ho scritto al ministro, auspicando un incontro su questi temi, e dando fattivamente il contributo dell’amministrazione allo sforzo richiesto alle Forze dell’ordine, attraverso la messa a disposizione del ministero di diversi immobili del nostro patrimonio. Una soluzione che permetterebbe di liberare risorse statali, ora impegnate in affitti milionari, da reinvestire in sicurezza del territorio. Le proporzioni assunte negli ultimi anni da fenomeni come l’abusivismo commerciale, la movida violenta, lo spaccio in strada e la microcriminalità richiedono un intervento coordinato, e una collaborazione che prescinde da particolarismi, interessi, logiche di appartenenza politica. Un’attenzione che, ovviamente, non può prescindere dal riconoscimento effettivo e concreto del ruolo di Capitale, che Roma riveste e merita. Sono felice di avere il ministro Alfano al mio fianco in questa richiesta”.
Roma, 22 aprile