Il Sindaco Ignazio Marino firma per il no al termine nomade nei documenti ufficiali dell’amministrazione capitolina. La circolare firmata dal primo cittadino è, secondo quest’ultimo, un modo per superare le discriminazioni. “Credo che uno dei fattori centrali per superare le discriminazioni sia quello culturale, affinché l’approccio metodologico di tipo emergenziale possa essere abbandonato a favore di politiche capaci di perseguire l’obiettivo dell’integrazione” . Per il Sindaco Marino, nel processo d’integrazione “anche la proprietà terminologica utilizzata può essere, ad un tempo, indice e strumento culturale per esprimere lo spessore di conoscenza e consapevolezza degli ambiti su cui si è chiamati ad intervenire: in proposito devo registrare come, nel linguaggio comune, le comunità Rom, Sinti e Caminanti vengano impropriamente indicate con il termine di ‘nomadi’. Per questo motivo chiedo che d’ora in poi – nelle espressioni della comunicazione istituzionale e nella redazione degli atti amministrativi – in luogo del riferimento al termine ‘nomadi’ sia più correttamente utilizzato quello di ‘Rom, Sinti e Caminanti’”. Così recita la circolare del Sindaco che parte dalle questioni terminologiche per creare un precedente culturale e una consapevolezza nel cittadino. Sulla discriminazione in effetti pochi giorni fa, tra il 3 e il 5 aprile in Campidoglio Marino aveva appoggiato l’associazione 21 Luglio durante il convegno sulle politiche rivolte a rom e sinti.
Roma, 9 aprile