Torna al Teatro Golden il grande Maurizio Mattioli. che dal 15 al 19 aprile sarà in scena con il one-man-show “Era ora! vita e passioni di un romano di Roma d.o.c.” scritto e diretto da Stefano Reali. Lo spettacolo ripercorre la vita personale e artistica di Maurizio Mattioli attraverso i suoi ricordi: la vita nella periferia romana, gli inizi della sua carriera di comico, i suoi successi al cinema, in televisone e in teatro, dal Puff al Bagaglino, fino alla sua magistrale interpretazione di Mastro Titta nel Rugantino, di Garinei e Giovannini. Accompagnato dal racconto di Stefano Reali, piano e voce narrante, Maurizio Mattioli proporrà al pubblico alcune sue interpretazioni di alcune canzoni che hanno segnato un’epoca, da Califano a De Gregori al Maestro Trovajoli. Sul palco insieme Maurizio Mattioli e Stefano Reali ci saranno 4 musicisti d’ eccezione: Giorgio Rosciglione al contrabbasso, Gegè Munari alle percussioni, Marco Guidolotti al sax e al clarinetto e Gianni Oddi al sax e al flauto.
“Infanzia, vocazione, vita e miracoli di Maurizio Mattioli, romano, classe ’50, da molti considerato l’unico vero erede del grande Aldo Fabrizi – dice il regista Stefano Reali – Ma a differenza del trasteverino Fabrizi, Mattioli è un figlio della borgata, e ne racconta, in questo one man show, tutte le pulsioni e le contraddizioni, ampiamente narrate dalla sua irresistibile carriera di comico: dagli inizi, al bar del Pino, dove neanche sedicenne intratteneva gli avventori di Piazza Guadalupe, e dove conobbe una serie di personaggi, come Nino “l’Americano”, Mario “Er Poca Luce”, Zebrotto “Er Zanzara”, e Angioletto “Er Cofano”, che saranno poi tra i pilastri della sua cifra comica per tutti gli anni a venire, dagli inizi in Teatro, quello “serio”, con Squarzina ed Enrico Maria Salerno, e poi il Puff, il Bagaglino, per approdare finalmente al Sistina, con la sua irripetibile interpretazione di Mastro Titta. E c’è stato miracolosamente spazio anche per tantissimo cinema, e tanta televisione. Tutto questo ci verrà raccontato da Mattioli, intervallato dalla sua personalissima interpretazione di alcune canzoni che hanno segnato la storia di un’epoca, dall’amato Califano, a Trovajoli, a De Gregori, accompagnato da un’orchestra dal vivo diretta dall’amico di sempre Stefano Reali, il quale si ritaglierà anche la piccola funzione di istigatore del racconto: il racconto di una vita spesa (bene) a far ridere la gente”.
Roma, 9 aprile