I commercianti della zona di Montecitorio sono sul piede di guerra. Negli ultimi due anni i titolari di attività delle strade limitrofe sono stati “costretti” a chiudere ben 40 volte. Tutto perché quasi ogni giorno c’e una manifestazione o un evento che blocca il centro di Roma, senza che si riesca ad organizzare questi eventi in zone più consone. Una media di 6 giorni al mese di incassi mancati, mentre gli affitti continuano a salire e il personale chiede giustamente di essere pagato.
Aggiungiamo il periodo economico non certo roseo e capiamo come il disappunto dei commercianti sia più che legittimo; a tal proposito hanno compilato un dossier sulle giornate di disagio commerciale causate dalle manifestazioni ed hanno deciso di scrivere alle autorità con un appello molto chiaro, cioè quello di spostarle fuori dal centro storico. Per capire la portata del fenomeno, basti pensare che lo scorso dicembre si è toccato il record annuale con 5 giorni su 31 di serrande abbassate. Sono circa 40 le attività che hanno aderito alla petizione per salvare il commercio della zona. Emblematica la conclusione : “Non è possibile bloccare una città anche per la più piccola protesta. L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro. Se ce lo consentite!”.
Roma, 10 aprile