La notizia della (presunta) chiusura di Whatsapp ha portato una diatriba editoriale tra il Daily Mail che ne aveva dato notizia e il New York Times che pubblica una intervista al signor Facebook che invece la smentisce categoricamente. Evidentemente sono molti gli interessi economici in ballo e che ruotano intorno ad una delle applicazioni più diffuse del pianeta.
Secondo quanto riferito dal giornale americano in una intervista tra Farhad Manjoo e lo stesso Mark Zuckerberg: “Vogliamo creare un sistema di esperienze diverse – ha tranquillizzato in un’intervista a del New York Times – quanto a Messenger e Whatsapp, sono due cose diverse: una è una chat per chiacchierare con gli amici, l’altra un prodotto che ha sostituito gli sms. Sembrano simili ma quando si approfondiscono le sfumature e i modi in cui le persone le usano, si finisce per identificare in mercati molto diversi fra loro”.
Il blog Wittgenstein parla invece di un colossale misunderstanding generato dal Daily Mail per creare scalpore e generare traffico verso le proprie pagine. La notizia, secondo il blog, sarebbe vecchia e tra l’altro male interpretata dai quotidiani italiani, che l’hanno ripresa amplificandone la portata.
Roma, 17 aprile