Ennesima protesta dipendenti Atac, in particolare i lavoratori delle ditte di pulizie. Ieri pomeriggio in apertura dei lavori dell’assemblea capitolina un gruppo di lavoratori ha fatto sentire la propria voce di fronte ai consiglieri capitolini. “Vergogna. L’amministrazione è immobile. Perché non intervenite?”. Alcune delle frasi gridate dai dipendenti delle ditte di pulizia che dal primo marzo sono stati riassorbiti da Manutencoop e Roma Multiservizi dopo che l’appalto con le precedenti cooperative è stato annullato. Diversi i motivi che hanno fatto scattare la contestazione: “il mancato pagamento di tre mesi di stipendi pregressi e l’annuncio da parte delle cooperative subentrate di una riduzione di oltre il 30 per cento dell’orario” spiega il consigliere Anna Maria Cesaretti, presidente della commissione capitolina Mobilità che nelle scorse settimane si è occupata della vertenza.
“Dopo dodici giorni dal subentro – denuncia un lavoratore – hanno aperto una procedura di licenziamento per 305 unità sulle 526 totali, senza effettuare le dovute verifiche congiunte con i sindacati né aspettare l’apertura della metro C e del deposito graniti”. Nel frattempo, continua il dipendente “gli ammortizzatori non sono ancora stati espletati e ci hanno già tagliato l’orario del 34%, che per molti significa 300 euro in meno al mese”. La richiesta dei lavoratori è chiara: “chiediamo all’amministrazione di intervenire e bloccare questa situazione assurda, non c’è motivo di licenziare né di tagliare, visto che le due aziende avranno utili per 3,6 milioni totali nei tre anni dell’appalto”.
Raccogliendo le richieste dei lavoratori i consiglieri Anna Maria Cesaretti (Sel) e Maurizio Policastro (Pd) hanno chiesto al presidente dell’Aula Giulio Cesare Mirco Coratti di convocare un tavolo urgente tra l’amministrazione comunale, Atac, Manutencoop, Roma Multiservizi e i sindacati. Di fronte alla richiesta dei due consiglieri, Coratti ha annunciato la convocazione del tavolo per la prossima settimana.
Roma, 4 aprile