Rifiuti a Roma, Marino risponde al ministro dell’Ambiente: “Ho le idee chiare, non riapro Malagrotta”, dopo un’intervista a quest’ultimo sul Messaggero. “Ho le idee chiarissime su ciò che dev’essere fatto”, afferma inoltre il sindaco dell Capitale, “Non abbiamo nulla da chiedere. Si deve passare, dal grande buco dove dagli anni ’60 sono stati gettati tutti i rifiuti di Roma, a un’opportunità anche economica attraverso la raccolta differenziata, che in nove mesi è arrivata quasi al 40%, e alla formazione di un eco distretto dove con quelle 800.000 tonnellate di rifiuti organici possa essere prodotto gas”.
Ignazio Marino, all’uscita dall’udienza privata in Vaticano concessa da Papa Francesco a una delegazione dell’Anci, afferma poi che: “Ci sono intelligenze e sapienze come quelle del prefetto e del ministro che dovranno interpretare la legge. Per me il buon senso dice di utilizzare temporaneamente le tecnologie esistenti e navigare velocemente verso un cambio radicale, così come ho fatto io chiudendo Malagrotta”.
Lo stesso sindaco nota come sia paradossale che, a seguito della chiusura di Malagrotta in soli 90 giorni e all’arresto del proprietario degli impianti, per 50 anni non sia neanche pensato di costruire impianti diversi e più ecosostenibili. “Adesso a causa di un vuoto giuridico non posso neanche temporaneamente utilizzare gli impianti che Roma ha”. Dichiara in conclusione: “è piuttosto bizzarro”.
Roma, 5 aprile