Il 25 Maggio si voterà per il rinnovo del Parlamento europeo e delle sue ‘spese d’oro’, poiché anche la democrazia ha un prezzo; hanno un prezzo i 766 deputati eletti fra 28 paesi, in cui si parlano 24 lingue ufficiali diverse; hanno un prezzo gli uffici e il loro mantenimento, o gli edifici, con tutto quello che vi si trova all’interno; la comunicazione; l’informazione e i migliaia di dipendenti. Ma quanto costa esattamente l’Europarlamento? Un quinto della spesa amministrativa totale di tutte le istituzioni dell’Unione Europea: 1.756 miliardi di euro.
Il 35% del bilancio del Parlamento europeo (614 miliardi di euro circa) riguarda le spese per il personale, per un totale di circa 6 mila dipendenti, che lavorano presso il Segretariato generale, comprensivi anche dei costi d’interpretazione e di traduzione esterna; L’11% (circa 193 miliardi di euro) riguarda le spese per gli edifici e gli affitti, le attività di costruzione e manutenzione, la sicurezza, quelli di esercizio nei tre luoghi di lavoro dell’Istituzione – Bruxelles, Lussemburgo e Strasburgo – e degli uffici di relazione. Le spese amministrative e per la politica d’informazione, quali l’informatica e le telecomunicazioni, rappresentano il 21% del totale (369 miliardi di euro). Alle attività dei gruppi politici è destinato un ulteriore 6% del bilancio, che corrisponde, euro più euro meno, ad altri 105 miliardi. Mancano, però, gli eurodeputati: a loro spetterà una fetta del 27% del bilancio 2014, cioè circa 475 miliardi di euro tra stipendi, trasferte, uffici e assistenti personali.
A sentire gli europarlamentari italiani, però, la scure dell’austerity si è abbattuta su di loro già cinque anni fa, con dei tagli sugli stipendi dopo la crisi del 2011, congelando salari di eurodeputati e funzionari come gesto di solidarietà nei confronti dei cittadini in difficoltà: “Farsi eleggere a Bruxelles e Strasburgo non è più una pacchia, quei tempi sono finiti”.
Un deputato italiano guadagna 10.435 euro lordi al mese, insieme al rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, diaria, spese di trasporto, spese di viaggio, assistenza sanitaria, spese telefoniche, l’assegno di fine mandato, e la famosa pensione; molto più dei 7.957 euro di un parlamentare europeo. Ma, grazie al fatto che gli eletti europei pagano le tasse in base al bilancio comunitario, lo stipendio netto diventa più alto: 6.200 euro netti, contro i 5.246 della Camera. Idem per la diaria giornaliera per vitto e alloggio di cui sopra, il rimborso di 50 centesimi di euro a chilometro per raggiungere l’aeroporto, i rimborsi per i visitatori (circa 262 euro l’uno da Roma a Bruxelles, per un massimo di 110 persone l’anno, per riunioni politiche o per semplici gite elettorali) e i rimborsi aerei in classe business, fino a due a settimana, ovviamente andata e ritorno.
Roma. 6 aprile