Arriva oggi la conferma delle pene ridotte in appello per i dirigenti e l’amministratore delegato responsabile dello stabilimento Thyssenkrupp, per il rogo nel quale rimasero uccisi sette operai; questa la richiesta del sostituto procuratore generale della Cassazione, Carlo Destro, che ha escluso il reato di omicidio volontario, bollando l’ accaduto solamente come frutto di una “grandissima sconsideratezza”. Alle 18 i giudici delle Sezioni Unite penali della Cassazione dovrebbero entrare in Camera di Consiglio per emettere il verdetto sulla vicenda del rogo nello stabilimento di Torino; questa la previsione del primo presidente della Cassazione, Giorgio Santacroce, che presiede l’udienza. La parola in seguito passerà ai difensori degli imputati, e dopo un breve intervallo si procederà di nuovo con le arringhe.
Il sostituto procuratore Carlo Destro ha chiesto dunque ha chiesto alle Sezioni unite penali della Suprema Corte di respingere il ricorso della Procura di Torino, contrario alla riduzione delle pene irrogate in appello ai manager responsabili del rogo. Il pg Destro ha inoltre chiesto di respingere anche i ricorsi degli imputati e di escludere l’ associazione “Medicina Democratica” dalle parti civili. Il pg ha così respinto la tesi del pm di Torino, Raffaele Guariniello, che aveva ipotizzato, in capo agli imputati, il reato di omicidio volontario. Si chiude così tra mille polemiche, con le ovvie proteste dei parenti delle vittime, una delle pagine più nere della recente cronaca nostrana.
Roma, 24 aprile