Si cambia di nuovo anche per la prima casa a Roma: la Tasi sale al 2.5 per mille, e senza sgravi fiscali, una rendita media di 1.123 euro costerà al proprietario 388 euro. Non si parla solo di cifre alte, ma anche di immobili da 400 euro; in questo caso la Tasi si prenderà 165 euro, al posto delle precedenti 133. Per fortuna lo 0.8 per mille di aliquota aggiuntiva va solo sulle seconde case. Inoltre la vecchia Imu prevedeva per i proprietari di prime case di minor pregio una detrazione fissa di 200 euro, più 50 euro per ogni figlio a carico. In questo modo tanti romani erano riusciti quasi a evitare questa spesa. Ma vediamo un po’ di esempi per capire che cosa succederà nei portafogli dei proprietari che pagheranno la prima rata a metà giugno.
Le cifre cambieranno in base alle zone di residenza; a Piazza di Spagna, dove tante abitazioni erano accatastate come case popolari, ora convertite in immobili di pregio, si andrà a pagare 10 mila euro, otto in più di prima. Il processo di adeguamento ha riguardato 14 micro zone della Capitale, dai Parioli, a Trastevere, all’Appia, per un totale di 35 mila abitazioni che da A4, alloggi popolari, sono passati all’A1, case di pregio. Sull’Appia si dovrà pagare un esborso di 339.4 euro; sulla Trionfale per una rendita di 500 euro, il proprietario dovrà versare 206.2 euro; a Trastevere un appartamento di 120 mq, che vale 1800 euro mensili, costerà 742.5 euro.
Roma, 15 aprile