Domenica ci sarà la Canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII, con 4 mila pullman in arrivo da tutti Italia e non solo. Un milioni di pellegrini, circa, che si riverserà nelle strade della Capitale, soprattutto in Piazza san Pietro, luogo che celebrerà la santificazione di due fra i pontefici più amati della storia. Roma è chiamata insomma all’ennesima prova di coraggio, dove ai problemi all’ordine del giorno se ne aggiungerà uno del tutto straordinario e irripetibile. I romani, come d’abitudine, però, hanno subito provato a stemperare i toni sui possibili disagi, grazie, nello specifico, ai social e all’hashtag #Romastaiserena.
Noi siamo pronti – afferma Mario Vallorosi, direttore della Protezione civile di Roma – Ci stiamo preparando attraverso un coordinamento del gabinetto del sindaco che sta riunendo attorno a sé tutte le maggiori componenti che saranno coinvolte in questo evento storico. La nostra attività si dipanerà su tutta Roma, partendo dalle stazioni dei pullman turistici a quelle della metropolitana, alla stazione Termini, per arrivare alla cosiddetta ‘zona rossa’, cioè Città del Vaticano e i dintorni di San Pietro. Saranno coinvolti circa 2.200 volontari, di questi un centinaio saranno operatori della Protezione Civile di Roma Capitale”. E tra questi “ci saranno anche degli psicologici di un’associazione di volontariato che ci aiuterà”. Il direttore non si aspetta però “grandissime criticità perché ci siamo preparati per un evento eccezionale”, tuttavia “qualcuna può arrivare da chi non si è registrato, per esempio. Molti pullman turistici che arriveranno spontaneamente senza alcuna prenotazione o mezzi o tanta gente che potrebbe arrivare in treno e noi non lo sappiamo”.
Ma sul numero di pellegrini previsti, però, è già polemica: “Dopo il 3 maggio- spiega l’assessore alla Mobilità del I municipio Anna Vincenzoni- torneremo a chiedere che i pullman turistici non sostino nel Centro storico di Roma e proporremo come alternativa di utilizzare la stazione di Eur Fermi che ha 800 punti sosta pullman, e Saxa Rubra-Tor di Quinto dove esistono ben 1.000 aree sosta”.
“Saranno giorni di passione”, ”Vedrai che confusione con tutti i pellegrini che arriveranno” dicono in molti su Twitter, snocciolando numeri e statistiche, ”un milione, cinque milioni, +5%, +25%”, ”alberghi pieni e file dappertutto”.
Insomma, i romani si preparano a modo loro, e come dice il SIR, il Servizio Informazione religiosa, lo fanno con la loro solita ironia, ben consci delle mancanze della città tra mezzi pubblici a passo di lumaca e sporcizia un po’ ovunque.
“Ma perché tutti a Roma?” parafrasando una celebre battuta del comico romano Enrico Brignano.
Questa la risposta del SIR: ”Forse la risposta è nella storia stessa della Capitale, centro del mondo e della Cristianità. E allora ben vengano le 61 delegazioni in rappresentanza di 54 Paesi, i 19 capi di Stato, i 24 primi ministri e i 23 ministri ma, soprattutto, gli 800 mila pellegrini attesi per il fine settimana”.
Ma i più scettici non mollano e, sempre con ironia, affermano: “Poveri noi che dovemo anna’ a lavora’!”
Roma, 24 aprile