Il Comune ha avviato una sospensiva per l’insediamento del centro d’accoglienza a Settecamini, aprendo, di fatto, un dialogo con i residenti, contrari al provvedimento. Il centro dovrebbe accogliere un centinaio di profughi che si trovano adesso al centro di accoglienza di Lampedusa.
L’ira dei residenti: “Non ce lo possiamo permettere, il quartiere è già abbastanza provato, abbiamo già situazioni abbastanza critiche da gestire, vedi il campo rom di via di Salone. E poi abbiamo le scuole a pezzi, perché non usare quei locali per una nuova struttura scolastica?”. Proprio per questo motivo il Comune ha inteso porre in essere una sospensiva cercando il dialogo con le associazioni dei residenti per scongiurare nuove proteste. I cittadini, tuttavia, sono scettici. Fabrizio Ghera, capogruppo di Fratelli d’Italia all’assemblea capitolina dichiara: “Apprendiamo dai residenti, che hanno incontrato con alcuni rappresentanti del Municipio IV, che la procedura della sospensiva è un bluff. Nel senso che non è sufficiente perché si riferisce solo alla mancata agibilità della struttura e non alla concreta volontà dell’amministrazione di revocare la realizzazione del centro di accoglienza. Fdi esprime solidarietà e vicinanza ai residenti, Marino smetta di prendere in giro la cittadinanza e accolga realmente le richieste dei cittadini di Settecamini procedendo con la revoca”.
Anche Alfio Marchini ha preso posizione sull’argomento. A Radio Città Futura ha dichiarato “Se noi lasciamo che a Settecamini si realizzi un centro di accoglienza per profughi e immigrati solo perché Marino possa farsi pubblicità dicendo che Roma è accogliente, rischiamo di aggravare l’emergenza sociale. Prima, in quel quadrante già problematico, dobbiamo garantire i servizi”.
Roma, 11 aprile