La situazione in Siria è sempre più drammatica, ulteriori notizie ci arrivano tramite le confessioni di una suora locale. A Radio Vaticana francese racconta le atrocità commesse dagli jihadisti contro i cristiani siriani. I ribelli jihadisti vogliono imporre l’islam in tutte le città e i villaggi occupati, la suora racconta che chi rifiuta l’islam è ucciso, anche crocefisso, e prosegue denunciando che giocano a pallone con le teste delle loro vittime, anche bambini, continua raccontato di donne incinte uccise e di feti impiccati.
“Nelle città o nei villaggi occupati dagli uomini armati – si legge nell’intervista di suor Raghida, che ora vive in Francia – i jihadisti e tutti i gruppi musulmani estremisti propongono ai cristiani la ‘shahada’ (la professione di fede musulmana) oppure la morte. Alcune volte chiedono solo un riscatto e in questi casi si offrono l’abiura, un riscatto o la morte. Ma è impossibile per loro rinnegare la loro fede, dunque subiscono il martirio”.
La suora prosegue raccontando le atrocità: “Si tratta di un martirio terribilmente disumano, di una violenza indicibile. Se volete degli esempi,a Maalula hanno crocefisso due ragazzi perché non hanno voluto recitare la shahada. Così i jihadisti hanno detto ‘allora voi volete morire come il vostro maestro nel quale voi credete? A voi la scelta: o recitate l’abiura, oppure sarete crocefissi’. Uno è stato crocefisso davanti al suo papà, che poi è stato ucciso a sua volta. Per esempio ad Abra, nella zona industriale, alla periferia di Damasco: appena entrati in città, hanno cominciato a uccidere gli uomini, le donne e i bambini. E dopo il massacro, prendevano le teste e ci giocavano a calcio. Per quanto riguarda le donne incinte, prendevano i loro feti e li impiccavano agli alberi con i cordoni ombelicali. Per fortuna la speranza e la vita sono più forti della morte”.
Roma, 19 Aprile.
gino
19 Aprile 2014 @ 18:54
complimenti agli usa francia a.saudita che forniscono armi e soldi a questi mercenari!!!!