Il Commissariato di Polizia San Basilio, diretto dal dottor Adriano Lauro, ha bloccato un giro di droga a Montesacro. Sono state emesse quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere, tre agli arresti domiciliari ed un indagato. Le organizzazioni, a conduzione familiare, erano composte da persone di età compresa tra i 21 e i 70 anni, fornivano la droga a diverse piazze dello spaccio di Roma e ai pusher operanti in provincia di Rieti. Il tutto avveniva dietro copertura di un’attività commerciale di via Lampedusa, nel quartiere di Montesacro, luogo in cui avvenivano gli incontri per trattare l’acquisto della droga da smerciare.
Gli agenti del Commissariato hanno pedinato per molti giorni gli indagati e ascoltato le loro telefonate, decifrando un linguaggio cifrato finalizzato a celare il vero oggetto delle conversazioni. “Bruno”, “Sh”, “cassettone”, “cugina”, “five” e “mano”, erano queste le parole utilizzate per ordinare hashish e cocaina. Tale trucchetto, però, non è stato sufficiente. Nel corso delle indagini è stato sequestrato un quantitativo di stupefacente che supera i 20 chili.
Uno degli indagati, un trentenne di Monterotondo, in un primo momento non arrestato, ma finito nell’indagine in quanto presunto acquirente di un grosso quantitativo di droga, che sarebbe stato pagato con la cessione della sua automobile, è finito in manette a seguito della perquisizione domiciliare operata nei suoi confronti dagli agenti dell’Ufficio di Polizia di Guidonia, sempre su richiesta dei colleghi di San Basilio. Durante le verifiche infatti, l’uomo, originario di Castellammare di Stabia, è stato trovato in possesso di 75 grammi di hashish, materiale per il confezionamento delle dosi e un taccuino riportante nomi e somme di danaro, che gli investigatori ritengono possa ricondursi all’attività di spaccio.
Roma, 3 aprile