Ci sono novità sulla morte del giovane studente svizzero Jonathan Lucas, morto ad appena 16 anni in seguito ad una coltellata al cuore durante il suo pernottamento nell’Ostello Nascimbeni
L’autopsia svolta ieri pomeriggio dal professore Fabio De Giorgio del Policlinico Gemelli ha rilevato sul corpo della vittima, oltre al fendente al cuore, anche un colpo alla testa, “ben visibile”, lesione che Lucas potrebbe essersi procurato in molti modi: una colluttazione, un gioco finito tragicamente con la conseguente coltellata. Insomma, il colpo alla testa potrebbe essere una prova a carico del colpevole come non esserlo. Inoltre, è al vaglio la possibilità che il ragazzo sia caduto accidentalmente sulla lama del coltello incriminato e la botta alla testa potrebbe avvalorare l’ipotesi di come il tutto sia stato frutto di una tragica fatalità.
Sul corpo del ragazzo saranno eseguiti anche gli esami tossicologici. la comitiva di cui faceva parte Lucas ha ammesso come nel gruppo si consumasse abitualmente marijuana.
Al momento, gli investigatori hanno raccolto le testimonianze dei sette ragazzi che erano insieme allo studente, più quelle di altri cinque. Sotto la supervisione del procuratore generale, è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo. Ai venti componenti della classe di Lucas sono state prese le impronte digitali, che poi verranno confrontate con quelle ritrovate su manico del coltello che ha ucciso lo studente. Con tutta probabilità, i ragazzi hanno acquistato le armi durante il loro girovagare per le bancarelle della Capitale, se non addirittura in un negozio.
Inizialmente era stato permesso al gruppo di ripartire, ma in un secondo momento è stato chiesto loro di prolungare il soggiorno e di rimanere a disposizione presso l’Ostello Nascimbeni.
Intanto, sulla pagina facebook del giovane è comparso un commento che suona come un’accusa: “Tu sapevi che quel gioco era pericoloso e allora perché? Perché lo hai fatto? È una lezione che dovrà servire a tutti, non voglio fare la morale come quando eri ancora con noi, non posso.
Tutti lo descrivono come un ragazzo vivace ed esuberante, dall’abile parlantina e a suo agio in mezzo alla gente, a volte eccessivo in alcuni casi. Al momento, l’unica cosa certa è che Lucas non c’è più e il giallo non è ancora lontano dall’essere chiarito.
Roma, 10 aprile