Il rapporto del Pew State of News Media 2014, frutto di una lunga osservazione dei media americani, mostra come i giornali nati sul web tendono ad assumere giovani cresciuti nell’era digital. Ma perchè testate nate on line assumono nativi digitali? La risposta è semplice, si tratta di ragazzi dinamici, versatili e che conoscono il mondo dei social network meglio delle loro tasche. Un primo risultato della ricerca svolta dal Pew Research Center dimostra come negli ultimi anni, grandi firme del giornalismo siano emigrate verso il digitale: dal premio Pulitzer Mark Schoofs, oggi a capo del team di inchieste BuzzFeed, al noto Glenn Greenwald che ha lasciato il Guardian per il First Look Media.
Negli Stati Uniti, nonostante il decennio critico che la stampa sta attraversando, il numero complessivo degli assunti in giornali on line è arrivato a 5 mila, i portali più affermati hanno una media di 30 nuovi collaboratori, il sito Vice, uno dei più ‘affollati’ ha uno staff di 1100 persone, mentre l’Huffington Post arriva secondo con i suoi 575 assunti full time.
Sei americani su 10 guardano video on line e, vista la massiccia diffusione di dispositivi di telefonia mobile, il fenomeno è destinato ad aumentare in maniera esponenziale nei prossimi anni. I dati raccolti dal Pew fanno notare come oggi il consumatore abbia un approccio molto più attivo rispetto ai media. Uno su dieci contribuisce con un proprio contenuto ad un portale di notizie, mentre ben cinque su dieci condividono e postano news sui social network, primo fra tutti Facebook.
Il docente di Harvard Justin Ellis scrive “sul fronte del business i dati mostrano che i ricavi derivanti dall’audience – con sistemi di pagamento tramite abbonamento o paywall – stanno crescendo. Non è però chiaro se questo aumento sia dovuto al maggior numero di lettori paganti, o se piuttosto le aziende editoriali non stiano ‘spremendo’ più denaro ai consumatori abituali”. Certo qualche video non basta a trasformare un giornale in una web star, ma i numeri raccolti dal centro di ricerca americano dicono che i siti nati dal 2005 in poi, stanno crescendo sani, forti e innovativi, creando progressivamente sempre più posti di lavoro.
Roma, 14 aprile