Un ospedale con celle frigorifere piene di bambini morti. Sembrerebbe l’inizio di un film horror di serie B, invece è quanto è stato scoperto dalla polizia brasiliana all’ospedale “Pedro Ernesto” di Rio de Janeiro.
“È una situazione spaventosa. È difficile raccontare quello che abbiamo trovato. – spiega Ana Cristina Huth Macedo della procura minorile – Il nostro obiettivo ora è quello di dare ai bambini una degna sepoltura il prima possibile”.
La Macedo ha poi chiarito che l’alto numero di cadaveri di bambini è legato al fatto che il “Pedro Ernesto” è un ospedale universitario specializzato in parti ad alto rischio.
Dai primi rilevamenti sembra che alcuni di questi cadaveri risalgano addirittura al 2009. La procura ha fatto sapere che i corpi accatastati nelle celle frigorifere dell’obitorio sono 40, ma che non tutti sono stati identificati. Le procedure di identificazione andranno avanti per mezzo dei test del DNA.
Il consiglio direttivo dell’ospedale Pedro Ernesto ha dichiarato che sarà aperta un’inchiesta interna per far luce sui motivi di quanto accaduto.
Convocato dalla procura di Rio de Janeiro, il direttore dell’ospedale, Rodolfo Acatuassu Nunes, ha sottolineato alle Tv brasiliane che il problema è principalmente di origine sociale perché: “Le famiglie non reclamano i corpi dei loro bambini se questi muoiono”.
Roma, 15 aprile