Genitori sul piede di guerra dopo la scelta del Comune di Roma di erogare nel mese di luglio “in via prioritaria” il servizio “mediante le strutture educative private accreditare e convenzionate”. La notizia è stata data a asili e municipi tramite una circolare protocollata il 9 maggio e portata a conoscenza degli interessati solo il 14.
L’assessore alla scuola Alessandra Cattoi nei giorni scorsi ha assicurato che “il servizio sarà garantito a tutti, anche i nidi pubblici saranno aperti a luglio. La scelta delle strutture che rimarranno aperte sarà effettuata solo in relazione alle richieste delle famiglie e in base all’organizzazione del servizio”. Racconta una mamma: “L’abbiamo saputo solo mercoledì 14 maggio, quando sulla porta del nido “La pagina magica” della Giustiniana hanno affisso un cartello con la circolare. E ora ci troviamo in una condizione di estremo disagio e rabbia. Negli ultimi anni, infatti, abbiamo accettato passivamente ogni decisione peggiorativa del servizio, dalla riduzione dell’orario di apertura – prima 7.3017, ora 816.30 – alla chiusura prolungata per le festività natalizie e pasquali, fino alle chiamate pomeridiane di ritiro dei minori causa assenza delle educatrici e mancanza di supplenti, alla sospensione del servizio per lavori di manutenzione”. Continuano i genitori infuriati: “È scandaloso che, a poco più di un mese da luglio, non abbiamo idea di dove i nostri figli saranno accolti . Come facciamo a organizzarci con i trasporti e il lavoro non sapendo dove dovremo accompagnarli?”. Inoltre, aggiunge una mamma “alla Giustiniana non ci sono nidi convenzionati. Cosa significa? Che dovremo portare i bimbi dall’altra parte del municipio? Che non potremo scegliere la struttura in cui iscriverli, ma dovremo accontentarci di quella a cui ci assegneranno? O che, in questo caso, lasceranno aperti in zona anche dei nidi pubblici?”.
Andrea Catarci, presidente del Municipio VII è solidale con i genitori: “A luglio aprano i nidi pubblici in via prioritaria, altrimenti viene meno la continuità. Per ridurre i costi di gestione nel mese di luglio, sarebbe sufficiente erogare ai privati dei rimborsi legati alle effettive presenze e non all’intera struttura, come fatto in passato. Visto che il pubblico deve impegnarsi a recuperare risorse e non, come sembra, a fare di tutto per rimetterci, perché non si avanza la richiesta di rimborso delle somme indebitamente versate lo scorso anno?”.
Anche Gemma Azuni, consigliere comunale Sel commenta: “È la prima volta che viene adottato un provvedimento che antepone, alla qualità dei servizi e della continuità didattica, il servizio in convenzione a quello diretto. Si tratta di un arretramento pericoloso”. Inoltre, secondo Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini: “Risparmiare sui servizi alle famiglie e sui progetti educativi è da irresponsabili”.
Roma, 19 maggio
11 Giugno 2014 @ 10:51
Il Comune si deve vergognare!
Prima hanno detto che era assicurato il servizio solo in alcuni nidi convenzionati, facendomi precipitare in municipo per accaparrarmi uno dei pochi posti disponibili.
Adesso esce fuori che apriranno proprio il nido comunale dove va mio figlio! Ora come minimo devono accettare il fatto che io voglia rispostare mio figlio nel SUO nido, e non farlo riambientare, a 18 mesi, in una struttura estranea!