“I blitz che Roma Capitale sta organizzando per coprire lo scandalo degli occupanti abusivi, e senza alcun diritto in graduatoria, dirottati negli appartamenti invenduti dei quartieri di nuova urbanizzazione si allarga a macchia di leopardo. Ora la preoccupazione è che in tutta la città si crei un clima di tensione sociale quale quello che stanno vivendo da giorni i residenti di Monte Stallonara e di Casetta Mattei”. L’accusa in una nota di Fabrizio Santori, consigliere regionale e membro della commissione Politiche abitative, che annuncia una lettera al Prefetto di Roma contro i provvedimenti della giunta Marino.
“Negli scorsi giorni si è registrato anche il trasferimento di altre 8 nuclei, quasi tutti immigrati, provenienti dai palazzi occupati abusivamente dai movimenti per la casa e dai centri sociali e poi sgomberati della Hertz di Centocelle e dell’Angelo Mai. Si tratta sempre più di una brutta storia, che vede coinvolti movimenti per la casa, il sindaco Marino e la sua Giunta, le solite cooperative di solidarietà e i costruttori smaniosi di collocare gli appartamenti invenduti dei quartieri di nuova urbanizzazione. Si tratta di un’ingiustizia dettata da interessi incrociati che vede come vittime sia chi sta pagando un mutuo per un appartamento venduto come residenziale, sia i tanti romani che attendono da anni una casa popolare nelle regolari graduatorie. Un altro esempio è Via Maccagnani a Casetta Mattei, qui addirittura a un nucleo familiare è stato assegnato un attico e un superattico. Si tratta di case vendute a 5mila euro al metro quadro, pagate con mutui ventennali dalle famiglie, venduti come residenziali e costruiti nell’ambito dei progetti di riqualificazione urbana di Corviale. Centinaia di cittadini si stanno organizzando per combattere contro questa ingiustizia, anche perché nel caso di Casetta Mattei a preoccupare è una palazzina, dove ben 35 appartamenti risultano invenduti. A breve, tra l’altro, scadrà il bando di Roma Capitale per far fronte all’emergenza alloggiativa, un bando che prevede l’affitto di appartamenti a canone concordato, e lì si rischia una battaglia durissima nei quartieri di nuova urbanizzazione. Ora – conclude Santori – il Prefetto intervenga”.
Roma, 1 maggio