La storia del transatlantico Conte Rosso è legata alla tragedia italiana in cui persero la vita 1.297 persone, quando fu colpito da missili britannici mentre era diretto verso la Libia durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il Conte Rosso era un transatlantico appartenente al Lloyd Sabaudo di Genova, costruito nel 1922 nei pressi di Glasgow, in Scozia. Il nome “Conte Rosso” fu scelto in onore di Amedeo VII di Savoia, Conte di Savoia e Conte d’Aosta, Moriana e Nizza dal 1383 al 1391.
Il 24 maggio 1941, 2.729 persone, tra uomini di equipaggio e ufficiali, salirono a bordo del Conte Rosso, che salpò da Napoli per Tripoli assieme ad altre tre grandi navi passeggeri adibite al trasporto di truppe: i piroscafi Marco Polo ed Esperia e la motonave Victoria.
La rotta del convoglio divenne sfortunata quando incrociò quella del sommergibile inglese HMS Upholder, comandato da David Wanklyn. Due siluri affondarono il transatlantico, molti uomini fuggirono dalla nave in mare, ai quali corsero in aiuto le navi soccorritrici come la nave ospedale Arno, aiutate dalle scorte: il Corazziere, il Lanciere, la Procione e la Pegaso. Furono salvate soltanto 1.432 persone.
Nell’affondo del Conte Rosso, perirono 1.297 italiani. Questa rappresenta, per la storia navale italiana, una delle maggiori perdite di vite umane.
Roma, 24 maggio.