Gino Strada ha fondato Emergency 19 anni fa e lo spirito di chi oggi opera a nome dell’associazione è racchiuso nella frase del suo fondatore: “Se uno di noi, uno qualsiasi di noi esseri umani, sta in questo momento soffrendo come un cane, è malato o ha fame, è cosa che ci riguarda tutti. Ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di un uomo è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi”.
Gino Strada si è specializzato in chirurgia d’urgenza all’Università Statale di Milano, ma quasi quarantenne ha deciso di dedicarsi alla chirurgia traumatologica, facendo particolare attenzione alle vittime di guerra. Proprio questa sua attenzione lo porta a far parte del Comitato Internazionale della Croce Rossa, per il quale presta soccorso in Paesi come Pakistan, Perù, Somalia, Afghanistan, Bosnia ecc..
Con queste esperienze matura l’idea di coniugare l’attività umanitaria al rifiuto della guerra in ogni sua manifestazione possibile: dall’intervento militare all’attacco terroristico. Prova allora a coinvolgere altre persone, pronte ad impregnarsi in una nuova associazione umanitaria e così. Nel maggio del 1994, trovatosi in un ristorante con amici e colleghi, anche della moglie Teresa Sarti, nasce Emergency, di cui fanno parte medici, infermieri ed esperti di edilizia e logistica, professionisti in grado di portare aiuto alle vittime delle zone di guerra e alle vittime della guerra in tempo di pace.
Già durante la cena vengono raccolti 12 milioni di lire per far partire la missione in Ruanda, dove viene restaurata una clinica abbandonata. Emergency s’impegna anche nella Campagna Internazionale per il Bando delle Mine Antiuomo e porta l’Italia, Paese tra i maggiori produttori di mine antiuomo, a firmare il Trattato di Ottawa nel 1997.
Subito dopo Emergency opera nel Kurdistan, proseguendo poi nel Sudan e in Afghanistan. Da subito si nota che più aumenta l’impegno e più si rafforza il sostegno all’associazione, anche grazie a campagne di raccolta fondi sponsorizzate da personaggi noti. Ma se da un lato trova consensi, dall’altro si scontra con i vari governi a causa del rifiuto della guerra.
Dal 2006 Emergency è partner ufficiale del Dipartimento della Pubblica Informazione dell’Onu e opera in 17 Paesi, dove garantisce cure mediche e chirurgiche gratuite. In Italia s’impegna a far rispettare il diritto ad essere curati sancito dalla Costituzione.
Roma, 15 maggio