Giuseppe Giannini, conosciuto anche come “il Principe”, è un ex calciatore, idolo di tanti tifosi romanisti, molti dei quali rovinarono la sua festa d’addio al calcio organizzata allo stadio Olimpico il 17 maggio 2000.
Difficilmente riusciamo a ricordare una partita d’addio di un capitano distrutta dai suoi tifosi, ma quella sera fu una bolgia tremenda: risse, devastazioni e aggressioni. L’Olimpico fu spogliato dei suoi seggiolini, il manto erboso fu trivellato. Le forze dell’ordine impreparate al ritorcersi di un simile evento, furono caricate e non ressero l’onda di tifosi che invase il campo annullando la partita tanto desiderata dal “principe”.
La bolgia prese il sopravvento alla fine del primo tempo. Nei primi 45 minuti, uno striscione omaggiava Giannini: “Facile amarti, impossibile dimenticarti”.
Il Principe invitò tanti amici, campioni e vecchie glorie. A fronteggiarsi le squadre di Italia ’90 contro una Roma mista, il primo tempo terminò 1-1, con reti di Voeller e Carnevale. Pochi gli assenti che non si erano presentati all’invito: Baggio, Falcao, Mancini e Vialli. Doveva essere una festa, da terminare con lacrime d’emozione, invece per il Principe furono lacrime amare.
Inutile l’appello di Giannini agli altoparlanti: “ Vi prego, se non uscite non possiamo continuare a giocare”. Fu tutto inutile, la rabbia dei tifosi romanisti era rivolta alla dirigenza Sensi, esplosa dopo lo scudetto vinto dalla Lazio qualche giorno prima.
Dopo 45 minuti partita interrotta. Finita. Giannini, in lacrime, viene abbracciato da Bruno Conti e Francesco Totti (sfumerà anche l’occasione di veder giocare una volta insieme Totti e Giannini), salutando per l’ultima il pubblico giallorosso con queste parole di rammarico: “Un po’ per eccesso d’ amore, un po’ per sfogare la rabbia che c’ è in questi giorni, è andata male… Scusate, vi ringrazio, ma non doveva finire così”.
Giuseppe Gianni oggi è un allenatore e vanta già numerose esperienze. Attualmente è il CT del Libano. Da calciatore ha giocato per ben quindici stagioni con la Roma, totalizzando 436 presenze tra campionato e coppe, realizzando 75 gol. Negli ultimi anni una breve esperienza austriaca nello Sturm Graz, poi mezza stagione al Napoli con 5 presenze, infine una stagione e mezza al Lecce prima di chiudere la carriera, dove giocò 50 partite segnando 4 gol.
Con la nazionale italiana ha giocato 47 partite realizzando 6 gol.
Roma, 17 maggio
Giannini: l’addio al calcio e il devastamento dell’Olimpico il 17 maggio 2000 | ITMTelevision
17 Maggio 2014 @ 03:54
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