Una serata memorabile. E non perché lo dicono gli organizzatori, ma perché lo si percepisce già nell’aria. La serata di domani, lunedì 12 maggio, all’Olimpico, “Di Padre in Figlio”, è destinata di diritto ad entrare nella storia della Lazio. Tutti insieme per festeggiare il mitico scudetto del ’74, un evento unico a cui parteciperanno oltre 60mila persone. Già, perché quella squadra, composta da personaggi come Chinaglia, Wilson,Re Cecconi, D’Amico, Oddi, comandati da un uomo unico in tutti i sensi come Maestrelli, è entrata nel cuore di tutti i biancocelesti, anche di chi non era ancora nato all’epoca. Perché? Erano l’espressione vera della lazialità, un valore che non deve perdersi nel tempo.
Una serata per festeggiare la Lazio che fu ma soprattutto una passione, per una volta senza polemiche, come sottolinea Pino Wilson: “Questa giornata non deve essere strumentalizzata e anzi deve servire a riunire tutte le componenti del mondo biancoceleste: tifoseria, società e squadra del nostro cuore”. Il via alle 20.45 con un triangolare tra la squadra del primo scudetto, quella che ha vinto il secondo nel 2000 e la Lazio di Fascetti del 1987, che nonostante la penalizzazione di 9 punti riuscì a salvarsi agli spareggi dalla retrocessione in serie C. Presenti tanti personaggi di ieri e di oggi, come l’ex presidente Cragnotti, Mancini, Nesta, Mihajlovic, Stankovic, alcuni degli eroi del ’74, ma anche Radu, Ledesma e Keita. In panchina, tra gli altri, Delio Rossi e Beppe Materazzi. E come colonna sonora la nuova canzone di Tony Malco, dedicata a Tommaso Maestrelli, “Quanta strada Tom”. E spazio poi alle emozioni con il ricordo di Paparelli e Sandri, ma anche con la presenza dei figli di Chinaglia, Re Cecconi, Lovati.
Roma, 11 maggio