Una situazione ancora molto dura per l’imprenditoria romana e laziale. Il Pil, secondo Confcommercio, sale dello 0,5% ma il quadro rimane ancora complicato. E allora perché non pensare ad una legislazione che consenta agli imprenditori la gestione del proprio territorio “attraverso la presa in carico dei luoghi, delle piazze e delle strade”? A chiederlo è il presidente di Confcommercio Lazio, Rosario Cerra, che ha presentato la proposta durante l’assemblea annuale dell’associazione: “Chiediamo alla Regione di prevedere una regolamentazione funzionale a questo progetto affinché piazze, strade, luoghi ma anche utilities, mezzi, iniziative siano riqualificati ed opportunamente valorizzati da chi vive e lavora in quei luoghi ogni giorno”.
Negozi, bar, ristoranti, alberghi, mercati, librerie, cinema, teatri “devono riappropriarsi di strumenti di economia diretta ispirata ai principi di liberismo economico – prosegue – perché sono le nostre imprese a determinare la qualità della vita delle città”. “Quella che va compresa oggi è l’incidenza anche sociale e non più solo economica che il sistema imprenditoriale può avere sull’intera comunità”. E il presidente Nicola Zingaretti risponde presente: “Parliamo tanto di turismo, ma i turisti non vanno nelle vie buie e chiuse alle otto di sera. Cercano città illuminate e non c’è dubbio che il commercio è lo strumento fondamentale per illuminare queste strade. La proposta è figlia di un confronto che c’è stato in questi mesi per il quale abbiamo previsto oltre 15 milioni di euro a sostegno in tutto il Lazio”. E tra gli obiettivi mette proprio quello dello “sviluppo dei centri commerciali, la valorizzazione dei centri storici, dei luoghi all’aperto e delle strade”.
E la situazione nella regione continua a peggiorare: “Ogni giorno nel Lazio chiudono oltre 90 imprese, 33 mila solo nel 2013 – sottolinea Cerra – E le previsioni per il 2014 non lasciano intendere miglioramenti. Il totale delle imprese nel Lazio è di 619.779 unità di queste solo 469.346 sono attive”. A preoccupare soprattutto il tasso di disoccupazione giovanile, che sale al 45,9% “mentre i disoccupati hanno raggiunto quota 310mila unità, con una crescita del 14,3 per cento rispetto al 2012”.
Roma, 8 maggio