Il M5S di Genzano in un comunicato ritorna sulla questione delle acque contaminate, che nei mesi scorsi ha colpito il comune dei Castelli Romani. Il movimento ha condotto delle indagini sui dati relativi alla contaminazione delle acqua, cercando di far ricordare alla popolazione di Genzano ancora il rischio che corrono. Ha fatto anche richiesta all’amministrazione di pubblicare i dati delle analisi dei mesi precedenti.
“Sembra passato un secolo e invece solo a Gennaio di quest’anno a Lanuvio il Sindaco fu costretto a emettere ordinanza di non potabilità delle acque; a Genzano nel mese di ottobre emergevano dati sulle quantità di arsenico, in un pozzo in particolare, oltre i limiti consentiti; la discarica di Roncigliano e chi vive nei pressi non ha certezza di che acqua beva e di esempi ne potremmo fare tanti altri. Nonostante questo le ultime analisi, con i valori di arsenico e floruri nelle acque dei Castelli Romani, risale a prelievi fatti a dicembre che, tra l’altro, non venivano effettuati su tutti i pozzi. Per di più all’appello mancavano proprio i pozzi incriminati e i dati relativi alle scuole pubbliche. Grazie alla nostra portavoce in Senato, Elena Fattori, abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti sia presso la Asl Rmh che presso il nostro Comune, con protocollo indirizzato sia alla giunta che ai consiglieri, per chiedere la pubblicazione delle analisi delle acque.”
Continua la nota del M5S “I Sindaci sono i primi responsabili sanitari dei Comuni e dei loro cittadini, per cui ci auguriamo che rispondano perentoriamente, non con il solito contro-comunicato polemico, ma per dare alla cittadinanza conoscenza di quanto beviamo e quanto bevono i nostri figli. Le analisi all’interno delle scuole genzanesi vengono fatte oramai nemmeno una volta all’anno e i livelli di arsenico e floruri erano fuori legge non più tardi di pochi mesi fa. Richiamiamo quindi alla responsabilità dell’amministrazione e della Asl per non giocare sulla salute dei cittadini. Certo ci domandiamo come sia possibile che un problema come quello dell’arsenico cada nel dimenticatoio in così poco tempo. Purtroppo, nonostante i proclami, il problema dell’arsenico è ancora forte e non possiamo permetterci di abbassare l’attenzione.”
Roma, 8 maggio