Due nuovi attacchi nella zona nord-est della Nigeria, i carnefici sono, per l’ennesima volta, i militanti del gruppo estremista islamico Boko Haram.
I due attacchi sono avvenuti nello stato del Borno e nella città di Buni Yadi, nello stato di Yobe.
Nella città di Buni Yadi è stata distrutta la sede della polizia locale, poi sono stati incendiati diversi edifici, compresa l’abitazione del capo del governo locale. Gli estremisi hanno aperto il fuoco anche contro i soldati ad un checkpoint. Il bilancio delle vittime è di 21 poliziotti e 24 soldati.
Nello stato del Borno, il bilancio dei morti è minore, le vittime sembrano essere nove.
Ricordiamo che il gruppo Boko Haram ha sequestrato più di 200 studentesse lo scorso 14 aprile, tenendole ancora in ostaggio, mentre stanno subendo diverse umiliazioni, come l’ultima, di cui è stato realizzato un video, dove le ragazze sono obbligate a convertirsi all’islam. La vicenda delle studentesse rapite, può essere riletta in diversi articoli scritti in precedenza.
L’ultima notizia legata a questa storia, è l’annuncio della localizzazione, da parte del maresciallo Alex Badeh, del luogo dove sono trattenute le studentesse. Dopo aver divulgato la notizia, Boko Haram sembra aver risposto immediatamente compiendo questi ultimi due attacchi. L’avvertimento è quello che Boko Haram può essere capace di tutto, infatti, Alex Badeh ne è consapevole, sostenendo che è escluso un intervento militare per liberare le ragazze, perché potrebbe essere rischioso per gli ostaggi stessi.
Roma, 28 maggio.