Mancano pochi giorni a domenica 25 maggio, data delle elezioni amministrative, e continuano per la redazione di Newsgo, gli incontri con i candidati che si presenteranno alle prossime elezioni. Questa volta abbiamo incontrato i candidati consiglieri per la lista L’Altra Fonte Nuova, Paola Scatena e Giovanni Richichi, che appoggiano Fabio Cannella, candidato sindaco.
Paola Scatena, insegnante dal 1998 presso la scuola di Fonte Nuova, e si è occupata nella gestione delle risorse umane. In politica ha appoggiato la lista Sel, di Nichi Vendola.
Giovanni Richichi, è stato già consigliere comunale in precedenza, e ha avuto anche la carica di vice sindaco, sempre di Fonte Nuova. Si era messo da parte in politica, poi spinto dai cittadini ha deciso di rimettersi in gioco.
- Come mai avete deciso di appoggiare il candidato Fabio Cannella, nonostante la vostra provenienza politica?
Paola Scatena: Inizialmente Sel ha appoggiato il Partito Democratico, solo ultimamente, dopo la scelta del PD di spostarsi verso destra che il nostro partito ha scelto di non appoggiare più la coalizione di governo. Ma per quanto riguarda il territorio la situazione è diversa. Si parla di politiche territoriali, con una destra ben radicata nel territorio, e questo impone una forza di opposizione forte e coesa. Avevamo pensato di fare una lista nostra con un nostro candidato sindaco, però c’è sembrata una formula convincente di fare una lista forte e appoggiare Fabio Cannella, che è sembrata una persona affidabile, che ha messo le nostre istanze nei punti del programma. Auspichiamo che questa coesione porti il centro sinistra a vincere le elezioni.
- Cosa serve a Fonte Nuova per rilanciare l’economia? Che progetti proponete?
Giovanni Richichi: Fonte Nuova ha una caratteristica particolare. Ha una realtà di immigrazione, in quanto si è trovata ad essere punto di appoggio per il lavoro a Roma. Non ha delle vere e proprie strutture produttive, se non situazioni estemporanee legate all’edilizia e quello che rimane della parte agricola. L’altra questione riguarda le piccole attività commerciali e artigianali, qualcuno d’eccellenza. Un punto di forza di Fonte Nuova è la sua posizione geografica, vicina a Roma, a zone turistiche come Tivoli. Con una buona politica di recupero del patrimonio archeologico, Fonte Nuova potrebbe orientarsi alla ricezione dello svago e anche alla salubrità del nostro territorio, che mantiene condizione di vivibilità ottime.
- Un’altra questione che grava su questo comune è la questione dei trasporti e della viabilità.
Giovanni Richichi: Andrebbe fatta una politica di trasporto su gomma per l’accesso a Roma, come un mezzo che collega direttamente la metropolitana della linea B (Rebibbia) e poi un progetto a lungo termine su rotaie. Attività di recupero del patrimonio esistente, e una serie di attività di servizi che di fatto sono assolutamente carenti nel nostro territorio. Dovremmo avere la capacità nel dare elementi positivi alle imprese per consentire a quelle che lavorano sul territorio di potersi riconvertire. Pensare che si continui a fare edilizia sul territorio diventa negativa. Si immobilizzano patrimoni e si consumano territori, si consegna alle future generazione, un territorio sostanzialmente invivibile. La viabilità che abbiamo è poco sicura, dovuta alle condizioni della strada e dalla regolamentazione della viabilità. Parcheggi selvaggi, su entrambi i lati della carreggiata, e i cittadini sono costretti a viaggiare di fatto a senso unico alternato. Questa cosa va assolutamente risolta con un piano del traffico. Con la messa in sicurezza di tutte le strade, e con la messa in sicurezza della viabilità pedonale. Questo avrebbe un costo limitato che non inciderebbe troppo sul bilancio. E porterebbe, inoltre, un grosso beneficio alla vivibilità della città stessa.
Fonte Nuova manca di un vero piano regolatore, dalla sua formazione, avvenuta nel 2001, si continua a vivere come se ci fossero tre frazioni che vivono autonomamente. Bisogna pensare ad una realtà che abbia la propria identità, e non come il residuo di due comuni. Questa, secondo me, è stata la mancanza più grave delle passate amministrazioni, non esser riusciti a dare a Fonte Nuova una identità propria.
- Domenica 18 maggio la vostra coalizione ha organizzato una passeggiata a Parco Trentani, con una bellissima manifestazione culturale, scambi di libri, visite guidate nel parco. Punterete molto su questo argomento?
Paola Scatena: L’ambiente e la cultura sono il nostro punto di partenza. La nostra è formata da molti insegnanti. Vogliamo lavorare per rivitalizzare i beni che sono su questo territorio come i vari parchi ambientali. Promuovere quelle azioni di governo che mirino ad avere una maggiore cultura diffusa che incentivano poi la parte economica del territorio.
- Un’altra questione scottante è la gestione rifiuti, le vostre proposte per risolvere il problema.
Giovanni Richichi: La questione rifiuti è una questione che parte da lontano che ha visto protagonista il comune e l’azienda che ha l’appalto trentennale della raccolta rifiuti. Nella passata amministrazione Vittori si è cercato di portare la Gesepu, con un piano industriale, verso la raccolta differenziata spinta. Ma non c’è stata la capacità di portare la gestione in questo senso. Oggi il problema è l’individuazione degli obiettivi da parte del comune, e bisogna trovare obiettivi condivisi che ci consenta di trovare, se necessario individuare un’isola ecologica, se necessario fare compostaggio direttamente in quali modalità avere la raccolta dei rifiuti riciclabili, cercando di fare riciclaggio spinto senza più l’ausilio dei cassonetti. La Gesepu è la proprietaria dei rifiuti, ma questi come pesano ai fini del contratto, del costo che i cittadini pagano. In altri comuni i cittadini hanno una diminuzione del costo. Noi invece abbiamo avuto due aumenti, sotto l’amministrazione Di Buò, e avremo un terzo aumento indipendentemente da chi amministrerà il comune, dovuto al fatto che l’amministrazione non è stata in grado di risolvere la questione della raccolta differenziata. Se i rifiuti continueranno ad assorbire la gran parte delle risorse del comune, ci troveremo a non riuscire a dare nulla ai cittadini. Questa è la priorità per il prossimo consiglio comunale, è una questione che deve essere condivisa da tutti e un intervento molto forte nei confronti dei cittadini dal punto di vista informativo e avvicinamento obiettivo 75% nel giro di un anno o due.
Scatena: Per far fronte a questo attivare tutte quelle politiche per il contenimento degli sprechi. Non si può continuare a produrre una quantità enorme di rifiuti.
- Come troverete i fondi per attuare il vostro programma?
Giovanni Richichi: Vedere quello che lascia l’attuale amministrazione, controllare la capacità di indebitamento. Una volta verificato questo possiamo stabilire quali servizi fare. la nostra priorità va ad interventi sociali e culturali dove il comune è carente. La nostra intenzione è di dare strutture ai giovani, anche di prima assistenza medica. Noi sul territorio non abbiamo un pronto soccorso, non abbiamo elementi, ma non solo qui, noi siamo al centro ad un’area che coinvolge settantamila cittadini, quindi dobbiamo trovare una soluzione adeguata che ci dia almeno una prima assistenza. Per fare questo bisogna effettuare un programma di coordinamento serio con la protezione civile, quindi la sicurezza va collegata con una presenza seria, efficacia. Bisogna avere una pianificazione. Per i giovani, utilizzando le strutture esistenti, come la ex scuola di via Lago di Bracciano di Santa Lucia, sfruttare il locale sotto la palestra dell’Aldo Moro, un locale ampio che si può utilizzare sia per eventi sportivi, sia per eventi culturali. Dar vita così a centri di aggregazione giovanile, di stimolare il senso di appartenenza a Fonte Nuova in quanto i nostri ragazzi si dirigono o verso Monterotondo, o verso Roma. Per fare questo dobbiamo cambiare il sistema scolastico di Fonte Nuova, dare maggiore scelta di scuola media superiore, in modo che si eviti il flusso verso Roma e Monterotondo, aumentando il rendimento dei ragazzi stessi, che eviterebbero di fare viaggi di questo genere. Non si capisce perché l’amministrazione uscente non si sia mossa in questo senso. Con un’offerta maggiore scolastica si avrebbe una tendenza a restare nel territorio e quindi si avrà la crescita del territorio stesso.
- Anche la scuola è un problema che incombe su Fonte Nuova, vista la mancanza di una scelta per la scuola media superiore.
Paola Scatena: Pensiamo di incentivare almeno un altro tipo scuola, come il liceo musicale, in quanto non è presente nel territorio e studiare le richieste che il cittadino ci dice. Un’altra esigenza è la caserma. Ma piuttosto che fare richiesta di una situazione di questo tipo, riteniamo che si debba prevenire, lavorando sulle scuole. Abbiamo messo nel programma un’ora di educazione sentimentale nelle scuole medie superiore di primo e secondo grado, per intervenire sul grande numero di femminicidi che cresce in maniera esponenziale. Rendere la scuola parte del territorio, rendere dei veri e propri poli culturali, e non soltanto in certi periodi solo per rendere l’amministrazione più visibile. Questo non deve essere improvvisato. Ci deve essere un piano organizzato di collaborazione. Vogliamo promuovere, inoltre, il consiglio dei bambini, e il consiglio dei giovani per portare nuove energie, e promuovere sia l’identificazione e partecipazione per unire e raccordare scuola e amministrazione.
- Le prime proposte che effettuerete al primo consigli comunale se veniste eletti.
Giovanni Richichi: Le proposte da fare sono tante. Nel momento in cui la nostra coalizione vincesse le elezioni, cercheremmo di lavorare in sintonia con gli altri elementi della coalizione per proporre le questioni. Naturalmente dovranno compatibili con il bilancio comunale. Per quanto riguarda la sicurezza, per noi importante il ruolo dei servizi sociali. Sul territorio abbiamo molte persone che hanno difficoltà sia di carattere motorio, sia di carattere economico, sia di carattere sanitario, attuando una serie di provvedimenti, lavorando a stretto contatto con Monterotondo, per intervenire dando ai nostri cittadini migliori condizioni di vivibilità sul nostro territorio. Dotare il comune di un personale stabile e con adeguata formazione professionale, in quanto il personale è una risorsa fondamentale per il comune. Il suo uso corretto comportano migliori servizi che si daranno ai cittadini e soprattutto in quantità maggiore. E anche questo ha costi molto contenuti che può portare a liberare risorse.
Paola Scatena: Piuttosto che fare uno spot elettorale promettendo questo o altro, prendere visione di quello che abbiamo a disposizione, lavorando in un ottica progettuale che comporta tutta una serie di risorse: economiche, umane, del territorio che vanno riviste in un contesto generale e fare un buon piano progettuale. Noi evitiamo di fare promesse che non possiamo mantenere.
Roma, 21 maggio