Lo hanno pestato a morte davanti a decine di persone, procurandogli lesioni così gravi da ucciderlo dopo 26 giorni di agonia presso l’ospedale Aurelia Hospital. Il fatto risale al 3 novembre del 2013, quando la furia cieca di tre ragazzi, costò la vita a Maurizio Antonelli. L’omicidio del 42enne avvenne davanti un noto pub di Ladispoli, eppure, a distanza di nemmeno i carabinieri della Stazione locale, dopo un intensa attività investigativa il 9 maggio hanno chiesto ed ottenuto la custodia cautelare in carcere da parte della Procura della Repubblica di Civitavecchia e dal medesimo Tribunale – Ufficio GIP, a carico di tre giovani originari del luogo di 25, 26 e 28 anni.
L’arresto dei presunti colpevoli è avvenuto dopo un’intensa attività d’indagine e attraverso la raccolta di numerose testimonianze raccolte a caldo la sera del pestaggio da parte del pubblico presente. Decisive, inoltre, i filmati delle delle telecamere del sistema di videosorveglianza annesse al locale e quelle distribuite lungo le vie adiacenti di Ladispoli.
La ricostruzione dell’episodio, quindi, ha determinato come il pestaggio sia scaturito da futili motivi. Gli stessi familiari della vittima, i soggezione per l’indole violenta dei tre, avendo i tre già precedenti per episodi similari, intimoriti non sono riusciti a chiedere aiuto né a strutture sanitarie, né alla polizia giudiziaria.
I tre, sempre in base alle ricostruzioni, hanno aggredito il disabile anche quando questi si trovava a terra, copendolo più volte e quindi quando la vittima era oggettivamente impossibilitato a difendersi. Tali risultanze sono state avvalorate attraverso l’autopsia, da qui il provvedimento restrittivo nei confronti degli indagati. Al momenti, i tre giovani sono rinchiusi presso la Casa Circondariale di Civitavecchia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Roma, 13 maggio