Il primo Governo Prodi è durato 876 giorni, ovvero due anni, cinque mesi e quattro giorni, dal 17 maggio 1996 al 21 ottobre 1998. Ha ottenuto la fiducia al Senato il 24 maggio 1996, con 173 voti a favore, 139 contrari e un astenuto. Alla Camera ha ottenuto, il 31 maggio 1996, 322 voti a favore e 299 contrari. La sfiducia è stata votata il 9 ottobre 1998, con 312 voti a favore e 313 contrari.
Il primo atto importante compiuto dalla coalizione dell’Ulivo è la firma del Regolamento per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici, per le persone con disabilità. Da subito il Governo Prodi agisce nella lotta ai “falsi invalidi”: prima con la Legge n°425 dell’8 agosto 1996, poi con la Legge finanziaria 662/1996, che fissano, a carico degli invalidi civili, una serie di autocertificazione relative alla sussistenza dei requisiti personali. Aumentano anche i controlli e le visite di verifica a campione.
Con la Legge 30/1997 vengono stabilite nuove agevolazioni sui sussidi tecnici ed informatici, cioè quei prodotti, anche di comune reperibilità, in grado di favorire l’autonomia, l’accesso all’informazione, la comunicazione o la riabilitazione delle persone con disabilità. Le agevolazioni consistono nel poter detrarre il 19% della spesa al momento della denuncia annuale dei redditi e l’applicazione dell’IVA agevolata al momento dell’acquisto.
Con una successiva finanziaria, quella del 28 settembre 1997, pesa ben 25.000 miliardi di lire. Dinanzi all’annuncio del voto contrario del PRC, Prodi si dimette (9 ottobre 1997) ma, riottenuta la fiducia il 16 ottobre 1997, promette a Rifondazione comunista un provvedimento per le 35 ore lavorative, che viene approvato (24 marzo 1998) senza avere pratica applicazione. Segue invece la proposta di una nuova finanziaria, il 22 settembre 1998, per 14.700 miliardi di lire, che determina la definitiva sfiducia del PRC.
Roma, 17 maggio