Cappio al collo per i Garibaldini del Gianicolo. Il movimento DifendiAMO l’Italia il 1 maggio ha messo dei cappi al collo di alcuni busti del Gianicolo, per non dimenticare chi veramente ha usato un cappio per sfuggire ad Equitalia. Spiegano i portavoce del movimento: «Andrea, Daniele, Luigi, Marcello, Marco, Mario, Matteo sono gli imprenditori strangolati da Equitalia, gli artigiani soffocati dalle tasse, padri di famiglia che non hanno avuto credito dalle banche, fornitori mai pagati dallo Stato, disoccupati cui il Fiscal Compact ha negato il futuro». Continua nella nota: «Il 1 maggio non è un concerto di radical chic e cantanti da salotto non deve essere la passerella dei sindacati e dei loro ricatti, ma rappresenti il simbolo di una Nazione che lavora o che vorrebbe lavorare, il ricordo di operai caduti sul lavoro e di imprenditori suicidati dallo Stato. I “garibaldini impiccati” rappresentano secondo il movimento DifendiAMO L’ITALIA, che rivendica l’azione, una provocazione dal forte impatto, scioccante, tanto quanto lo è la lista di famiglie falcidiate dall’incapacità dello Stato e della politica di offrire risposte adeguate. E quando i fondatori di questa Italia decidono di farla finita in questa maniera, altri italiani hanno il dovere di prenderne il testimone. Per farla risorgere».
Roma, 1 maggio