Roma come Amsterdam, come una “zonizzazione” della prostituzione che porti alla creazione di veri e propri quartieri a luci rosse, sul modello della capitale olandese. Questi sono gli slogan, ma dietro le parole del sindaco Marino, c’è un progetto ben delineato. Un piano che sta mettendo a punto il vice capo di Gabinetto Rossella Matarazzo e che però, per stessa ammissione del sindaco di Roma, necessita di assistenza a livello nazionale di un nuovo quadro normativo licenziato dal Parlamento che riformi e regolarizzi la prostituzione.
Un disegno di legge già è presente e deve mettere la parola fine sullo squallido fenomeno della riduzione in schiavitù di ragazze molto spesso minorenni che rappresenta ancora per la nostra città un punto dolente. La proposta è stata presentata dalla senatrice Pd Maria Spillabotte.
Il disegno di legge prevede la possibilità per il sindaci, di trasformare alcune zone della città in quartieri a luci rosse, dove concentrare le prostitute non solo su strada, ma anche all’interno di condomini dedicati al sesso a pagamento. La senatrice Spillabotte, spiega : “Ovviamente queste scelte vanno concertate con i residenti,i negozianti e le forze dell’ordine, altrimenti il progetto avrebbe poca possibilità di successo”. Secondo la promotrice della riforma della prostituzione “le ordinanze dei sindaci non sono sufficienti per ordinare questa materia”. Infatti, fino ad oggi, tutti in provvedimenti dei singoli comuni sono stati bocciati per incostituzionalità. per questo è diventata necessaria una regolamentazione a livello nazionale. Il disegno di legge è stato assegnato alla commissione di Giustizia e affari Costituzionali del Senato, e dovrebbe essere calenderizzato nei prossimi giorni, subito dopo le elezioni europee. Il progetto non prevede case chiuse vecchio stile, ma permette la creazione di appartamenti gestiti da cooperative di prostitute, e professioniste a partita iva.
La proposta del sindaco di Roma, piace agli amministratori dei Municipi, che hanno già iniziato a discutere l’idea con i cittadini, individuando arre dove concentrare le lucciole.
Roma, 24 maggio