Sciolta la Arcea Lazio, società creata 11 anni fa nel periodo della giunta Storace, della quale la Regione Lazio possedeva il 51%. L’intendo della società era quello di progettare e realizzare l’autostrada Roma – Latina. Ma l’Unione Europea bloccò tutto in quanto un progetto non poteva essere assegnato direttamente a una società a maggioranza pubblica.
Oltre la regione Lazio, la Arcea riuniva tre soci privati, Autostrade per l’Italia, per un 34%, Monte dei Paschi di Siena, per un 5% e il Consorzio di Costruttori 2050 per il 10%. Quest’ultimo si è sempre opposto allo scioglimento della società, ma la decisione del Monte dei Paschi di Siena di continuare la strada intrapresa dalla Regione ha sbloccato l’empasse.
Riferisce la Regione Lazio: «La dismissione di Arcea S.p.A., già prevista dalla legge regionale 13 agosto del 2011 n. 12 in attuazione del riordino delle partecipazioni societarie previsto dall’articolo 8 della legge regionale n. 3/2010 aveva autorizzato il presidente della Regione ovvero l’assessore competente in materia da lui delegato a porre in essere le iniziative necessarie per lo scioglimento e la liquidazione di Arcea S.p.A.
Tutto ciò anche in quanto il governo attraverso il Cipe con delibera del 2 agosto 2013 (pubblicata sulla gazzetta ufficiale del gennaio 2014) nell’approvare il progetto definitivo dell’opera pubblica ‘Completamento corridoio tirrenico meridionale A12-Appia e Bretella Cisterna-Valmontone: tratto A12 Roma- Civitavecchia – Roma (Tor de’ Cenci)’ aveva espressamente deliberato che gli enti competenti avrebbero dovuto ‘adottare ogni misura atta a conseguire lo scioglimento di Arcea S.p.A. e la sua messa in liquidazione».
Perciò ora la palla passa alla Giunta Zingaretti che dopo aver «ripristinato un quadro di legalità e trasparenza su una vicenda che si trascinava da anni senza alcuna soluzione» dovrà far partire un nuovo bando per la costruzione della bretella.
Roma, 29 maggio