Ancora una vittima della mania del selfie. La vicenda drammatica è accaduta in Brasile ed ha dell’incredibile.
La vittima, un ragazzo di 26 anni che nella vita faceva il saldatore, è rimasto ucciso negli scontri post partita di Santa Cruz-Paranà, nello stadio Arruda di Recife. Colpito a morte, mentre si trovava sotto il settore degli ospiti, da un sanitario, divelto dai bagni dello stadio e lanciato giù.
In realtà Paulo Ricardo non era nemmeno lì per vedere la partita. Come riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il suo unico obiettivo era quello di realizzare una delle tante discutibili mode del calcio brasiliano:s farsi un “selfie” clandestino nelle curva di una squadra rivale,in questo caso il Paranà. Lo si fa mostrando, all’interno dell’autoscatto, un tatuaggio o qualsiasi altro emblema della propria squadre, nel cotnesto dei supporters avversari.
Purtroppo, proprio dopo il selfie, a fine gara, Ricardo non ha trovato l’uscita ed è finito per errore nello scontro tra tifoserie. Ucciso da un water.
Roma, 3 maggio