Luis Sepúlveda, scrittore cileno, naturalizzato francese, nato nel 1949 a Ovalle e già autore, nel 1996, della Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, riscrive la storia del Gabbiano Jonathan Livingston 43 anni dopo; solo che questa volta non è più di un gabbiano, che aspira alla perfezione nel volo, che stiamo parlando ma di una lumaca, che desidera avere un nome e conoscere le ragioni della propria lentezza. All’origine di entrambi questi aneliti sta l’impulso alla ribellione, il desiderio di perseguire i propri ideali anche se questo comporterà una dolorosa frattura rispetto al corpo sociale, un’emarginazione e un anatema che andranno affrontati con coraggio e risoluzione.
Solo al termine di un lungo isolamento dalla massa, i reietti, che hanno deciso di seguire la propria indole a discapito della comodità di una vita vissuta nell’ignoranza e nell’inconsapevolezza, potranno tornare al gruppo e, forti delle loro conquiste, essere d’esempio per questo e indicare agli altri la via. Solo dopo aver attraversato l’inferno, i ribelli potranno aspirare alla salvezza per sé e per quelli che vorranno seguirli. Così il gabbiano Jonathan Livingston condurrà i più giovani e impavidi del suo vecchio gruppo a una sempre maggiore eleganza nel volo, fino a portarli a un’altra dimensione e la lumaca di Sepulveda tornerà sotto la pianta del Calicanto, dove dimoravano le altre lumache e, forte del suo nome (che non voglio svelarvi), emblematico della sua natura e assegnatole da una tartaruga chiamata Memoria e forte anche della coscienza del perché della sua lentezza, svelerà a tutte le sue vecchie compagne il pericolo imminente che minacciava il prato dove vivevano (che loro chiamavano “il paese del Dente di Leone”). Ancora una volta saranno i membri più giovani del gruppo a seguire la Lumaca (come i gabbiani più giovani avevano seguito Jonathan Livingston prima di lei). Guidate dalla nostra protagonista, le lumache affronteranno il viaggio verso il “nuovo paese del Dente di Leone”, viaggio metaforico del cammino di redenzione che attende chiunque nuoti contro corrente, viaggio in cui saranno aiutate da un gufo un po’ triste già conosciuto dalla nostra lumaca durante il suo esilio. Il viaggio sarà lungo e impervio e molte lumache moriranno lungo il tragitto.
Per scoprire quale sia il finale di questa favola morale, adatta anche ai più piccoli, sarà bene che compriate il libro.
Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza | ITMTelevision
12 Maggio 2014 @ 08:55
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