Arrestato uno degli aggressori dello studente sequestrato in pieno giorno il 27 novembre del 2013. S.A, 40 enne di origini calabresi, è stato sottoposto a fermo dal nucleo investigativo dei Carabinieri di Roma per sequestro di persona. L’episodio è accaduto nel quartiere Africano della Capitale, nei pressi dell’abitazione del ragazzo. Il giovane fu costretto con la forza da cinque persone a salire a bordo di un’auto poi allontanatasi velocemente. Ad allertare il 112, furono alcuni passanti.
Gli accertamenti avevano consentito di identificare subito il ragazzo, uno studente universitario incensurato però figlio di uno dei principali esponenti del clan della ‘ndrangheta calabrese “Coluccio”. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di via in Selci, responsabili dell’indagine, collegarono l’episodio ad un possibile scontro fra clan, in considerazione anche del fatto che quello dei “Coluccio”, operante nella zona di Roccella Ionica (RC), è ritenuto da sempre uno dei più potenti e attivi nella gestione del narcotraffico internazionale dal Sudamerica.
Il giovane fu rilasciato dai sequestratori alcune ore più tardi. Interrogato dai carabinieri fornì una versione dei fatti molto scarna non fornendo volutamente nessun indizio importante per poter identificare i suoi sequestratori. Importanti al contrario, le testimonianze acquisite dai passanti spettatori della scena e il video ricavato da alcune telecamere di sorveglianza presenti sul luogo del sequestro, dalla quale emerse come all’azione parteciarono almeno 5 persone, giunte sul posto con due autovetture nei pressi dell’abitazione della vittima per prelevarlo con la forza.
La reticenza della vittima, però, non ha scoraggiato i Carabinieri che comunque sono stati in grado di identificare uno dei rapitori, poi denunciato all’Autorità Giudiziaria. L’uomo è stato rintracciato e arrestato a Maropati, in provincia di Reggio Calabria, grazie anche alla collaborazione dell’Arma locale. Ora si trova recluso nel carcere di Palmi (RC).
Roma, 18 maggio