Trovato impiccato dentro il centro Enea di Casaccia Saverio Santomassimo, 51 anni, dipendente del Centro Ricerche di Casaccia trovato impiccato in un magazzino. L’uomo era scomparso da una settimana, precisamente lo scorso 29 aprile. L’uomo quella mattina si era recato regolarmente al lavoro presso il complesso di Osteria Nuova.
La scomparsa è stata denunciata nella notte del 29 aprile, dopo che l’uomo non era rientrato a casa dal lavoro. I primi riscontri, dopo la sparizione, hanno appurato come l’uomo non avesse ottemperato timbrato il proprio cartellino per l’uscita. Nel suo ufficio, un biglietto in cui annunciava la volontà di volerla fare finita.
Le ricerche dopo la verifica della mancata timbratura d’uscita del 51 enne messe in atto dagli investigatori grazie all’ausilio e in collaborazione con la vigilanza dell’Enea Casaccia, si sono subito concentrate all’interno del Centro Ricerche.Ricerche di fatto complicate dalla particolare struttura dell’impianto, specialmente nel settore dell’utilizzazione pacifica dell’energia nucleare, composto da un’ampia area con magazzini, uffici, cunicoli e officine.
Ieri, infine, la scoperta del corpo senza vita di Saverio Santomassimo rivenuto dagli agenti del commissariato Flaminio Nuovo e gli uomini della vigilanza del Centro Enea pco distante dall’ufficio in cui l’uomo abitualmente lavorava. A riconoscere il corpo sono stati i familiari.
Roma, 7 maggio