Spunterebbe, secondo quanto riporta oggi il Messaggero, l’ombra della banda della Magliana sui Bit clonati, i ticket dell’Atac falsi, scoperti circa un anno fa.
Dopo i primi avvisi di garanzia che hanno avuto come destinatari sette ex top manager dell’azienda, e indagini della magistratura si è spostata anche sulla Sipro, l’azienda in via di Salone a Roma Est, specializzata in sicurezza e trasporto valori, cui è stato affidato dalla dirigenza Atac un ruolo centrale nello stoccaggio e smistamento dei biglietti. Nella Sipro oggi ci sono le figlie dell’imprenditore Salvatore di Gangi, nonché nipoti di Vittorio, detto er Nasca, accusato di aver avuto rapporti con la Banda della Magliana.
Secondo gli investigatori, a leggere quanto riportato dal Messaggero, attorno alla società graviterebbero figure legate alla criminalità. “Nomi che si «toccano» e attraverso i quali è possibile ricostruire molti passaggi che disegnano una sorta di sistema a scatole cinesi mutato negli anni. Tra questi nomi ve ne sarebbe uno in particolare legato alla banda della Magliana: quello di un prestanome del boss Enrico Nicoletti, considerato dagli investigatori il cassiere del clan.”
Roma, 14 giugno