Un deficit di oltre un miliardo e mezzo di euro complessivo accumulato nel corso degli anni, un nuovo buco recentemente annunciato di 65 milioni di euro ed un contratto di servizio rinnovato dal comune di Roma fino al prossimo dicembre. Questa la situazione della municipalizzata del trasporto pubblico romano i cui conti, inutile dirlo, non versano in buono stato.
Una situazione non proprio idilliaca per l’Atac, per i lavoratori e, ovviamente per gli utenti che si servono del servizio pubblico.
Tra le possibili soluzioni, quella di tagliare il 20% delle corse, ossia 25 milioni di chilometri di rete (tra quelle gestite direttamente dall’Atac e quelle coperte da Roma TPL) . Tagli che potrebbero esere recuperati attraverso la soppressione di quelle line che vedono costantemente i bus vuoti per l’85% delle corse.
Il piano messo in campo dall’Assessore Improta prevede di garantire nel triennio una soluzione in grado di garantire maggiori introiti e costi minori, partendo dalla riprogrammazione della rete di superficie al costo del lavoro, fino ad un maggiore e più efficace contrasto all’evasione e ad un adeguamento delle tariffe.
Roma, 21 giugno