4.000 euro di spesa media per il software dei computer del Campidoglio, contro i 585 della media di mercato per situazioni equivalenti. Numeri preoccupanti in Campidoglio, che in tempi di ristrettezze cerca di portare alla normalità. A dirlo nella sua bozza del piano di riequilibrio triennale che dovrà essere approvato entro il 4 luglio Silvia Scozzese, neo assessore capitolino al bilancio. Taglio dunque a beni e servizi ma anche razionalizzazione degli acquisti per giungere così al risparmio di 445 milioni.
Ma per risparmiare si pensa anche agli affitti: per gli immobili a metro quadro si paga un prezzo superiore del 160 per cento alla media di riferimento del settore. Per questo si punta a tagli di oltre il 50 per cento. Il dato, si legge nella bozza, “può essere integrato con una valutazione degli spazi occupati, con la fissazione di uno standard di metri quadrati per dipendente”. Sono possibili anche altri risparmi “legati alla razionalizzazione dell’uso dell’ingente patrimonio disponibile presso Roma Capitale”.
Nel mirino anche il riscaldamento, che costa il 79,4 per cento in più della media, ma anche pulizie (+22,1%) e utenze telefoniche. in questo caso il Comune di Roma paga 1.103 euro l’anno per dipendente, contro i 706 della media nazionale. Ovvio, come accaduto a livello nazionale, che si pensi a tagli anche per il parco macchine del Campidoglio: In questo caso si parla si assicurazioni pagate oltre il 50% della media nazionale, così come il carburante. “n sostanza sembrerebbe che alle auto in servizio presso le amministrazioni comunali, essenzialmente in uso alla polizia locale, venga applicato il tariffario calibrato sulle classi di rischio costruite sul settore privato – è scritto nel piano – Nel caso di Roma, inoltre, si rinviene la peculiarità dell’acquisto delle polizze di una società partecipata dal Comune (Assicurazioni di Roma, ndr) quindi, mediante una procedura non competitiva”.
Roma, 19 giugno